In commercio esistono svariati tipi di macchine per il caffè: da quelle automatiche da bar, alla classica e intramontabile moka. Scopriamole tutte.
Il caffè, soprattutto per gli italiani (ma non solo), è da sempre un vero e proprio rituale di relax e condivisione. Oggi, sul mercato, esistono 3 principali tipologie di macchine per il caffè (tralasciando la moka); ognuna di esse è dotata di sistemi differenti. C’è quella per il caffè in capsule, per il caffè in chicchi o in cialde (ossia quelle automatiche), e quelle per il caffè in polvere (le macchine manuali).
Per quanto riguarda il caffè in polvere, la moka è sempre stata la macchina per eccellenza. Tuttavia, per chi è alla ricerca di un aroma simile a quello del bar, una valida alternativa è rappresentata dalla polvere di caffè nelle cialde. Per realizzare un buon caffè con questo metodo, è necessario inserire la miscela nel braccetto, pressarlo e agganciarlo poi alla macchina, proprio come al bar. Solitamente questo modello include il filtro per le cialde ESE, ma lo si può acquistare anche a parte.
La cialda ESE – Easy Serving Espresso – corrisponde ad una monodose di caffè. È racchiusa fra 2 fogli di carta filtrante e viene poi confezionata singolarmente. Questo per preservarne l’aroma e la freschezza, in un’atmosfera protettiva. Questo tipo di cialde è totalmente eco-friendly e user-friendly: sono, cioè, a ridotto impatto ambientale e molto semplici da utilizzare.
Le cialde sono ideali per l’ufficio, dove praticità e pulizia sono fondamentali. Esse, inoltre, donano allo spazio di lavoro una certa eleganza, professionalità e decoro.
Macchine e caffè per tutti i gusti
Esiste, poi, il caffè in capsule: una versione più moderna delle cialde. Molto pratiche e veloci da usare, basta inserirle nell’apposito spazio della macchina, premere il pulsante di avviamento e attendere che fuoriesca l’aroma avvolgente di un ottimo espresso casalingo (o d’ufficio). L’unica differenza sostanziale con le cialde è che le capsule sono fatte in plastica, dunque non sono né ecosostenibili né compostabili.
Infine, il caffè in chicchi, per il quale si utilizzano le macchine automatiche, che fanno praticamente tutto da sole. Basta inserire nel serbatoio i chicchi di caffè, e l’apparecchio provvederà in totale autonomia a macinarli all’interno del macina-caffè già integrato. Le macchine automatiche hanno svariati vantaggi. Due di questi sono che si possono assaggiare moltissime miscele di caffè diverse, e producono meno rifiuti.
Dopo aver scelto la macchina da caffè giusta, è buona pratica capire le dimensioni e gli spazi che andrà ad occupare in cucina o in ufficio. Alcune possono risultare ingombranti per la loro altezza o larghezza. In alcuni casi è necessario tener conto dello spazio di manovra del braccetto. Infine, sarebbe bene valutarne anche la pesantezza, poiché il piano di lavoro su cui verrà poggiata, di tanto in tanto, dovrà essere pulito. Dunque è importante una certa praticità.