La crisi economica, non si riflette solo sulle singole famiglie, bensì anche su tutti i condomini presenti nelle città italiane.
Sì, perché, come ben sapete quando ci si ritrova ad abitare in un condominio ci sono delle regole da rispettare. Ed una di queste è partecipare alle varie assemblee condominiali per deliberare su alcune controversie, ma anche per stabilire quale sia il preventivo di spesa annuale. Quest’ultimo, infatti, va a prendere tutte le tipologie di spesa.
In pratica, se all’interno del condominio lavora un’impresa di pulizie a cui spetta il mantenimento del decoro degli ambienti comuni come scale, androni e portoni, o se il condominio è provvisto di patio con giardino e vi lavora un giardiniere, queste sono tutte spese da mettere in conto. Ovviamente, si vanno ad aggiungere anche quelle delle bollette comuni.
A causa della crisi economica, però, anche le spese condominiali sono aumentate a dismisura. Certo, non parliamo di quelle relative ai contratti di pulizia o di giardinaggio che pure sono molto onerosi in certi casi. Parliamo di quelle delle bollette energetiche. Sì, perché ogni condominio ha deliberato un aumento del tetto di spesa.
Tutte le uscite, ricadono sui condomini e vengono ripartite secondo le tabelle millesimali approntate da un tecnico. Va da sé che chi abita ai piani inferiori, pagherà molto di meno di chi abita al settimo o all’ottavo piano. Ma se ci si accorge che si è pagati molto di più del dovuto, cosa succede? Vediamolo insieme. vediamo insieme cosa dice la normativa vigente.
Ecco cosa fare se si paga più di quanto spetta al condominio.
Può capitare che accada una cosa del genere. Ad esempio, come abbiamo accennato poc’anzi, quest’anno molti condomini hanno deliberato un aumento delle spese per le bollette energetiche comuni. Sì, perché le previsioni parlavano di aumenti esagerati in bolletta. Poi, però, è capitato il contrario e molti si son ritrovati ad aver pagato molto di più di quanto gli spettasse.
Come fare in questi casi? Beh, è molto semplice. Interviene il legislatore a dirimere la questione. Bisogna impugnare la delibera approvata dal condominio in cui si aumentano le spese per le bollette energetiche. Attenzione, però, perché la normativa consente di farlo, ma solo entro trenta giorni dall’approvazione della delibera. Lo dice l’articolo 1137 del Codice Civile.
Una volta impugnata la delibera da parte di uno o più condomini, la scelta passa all’assemblea. In realtà, il maltolto dovrà essere restituito e la scelta ricade sulla modalità di restituzione. In pratica, l’assemblea può votare per restituire la somma versata tramite bonifico o per tenerla in cassa ed utilizzarla come acconto per l’anno successivo!