Le chat di Whatsapp hanno prova legale? Un argomento controverso, ma tutt’oggi di grande attualità. Vediamo insieme cosa prevede la legge.
Chi non utilizza Whatsapp? Si tratta di una delle piattaforme di comunicazione in assoluto più diffuse, specie in Italia. Dal nonno, al fratello, al bambino utilizzano Whatsapp per comunicare; e non si contano i gruppi di ogni genere che utilizzano Whatsapp. Gruppi di lavoro, di famiglia, di associazioni… Non si contano.
E qui sorge l’inghippo, perché spesso su Whatsapp si giunge a discutere questioni molto delicate, se non delicatissime; argomenti degni più di un Tribunale o di un’aula della Polizia che di una chat per chiacchierare e mandare messaggi spiccioli. Pensiamo, ad esempio, al mobbing sul lavoro; alle accuse di molestie; alle minacce e intimidazioni che spesso corrono sul web.
Spesso dalla teoria si passa alla pratica, la menzione su Whatsapp viene poi utilizzata in aula di Tribunale. In altre parole quell’audio, quel messaggio scritto diffuso via Whatsapp vengono utilizzati come prova legale. Ma quando sono validi e quando no?
SMS, screenshot e chat su Whatsapp possono essere materiale valido in un processo; sebbene occorra distinguere da caso a caso. La sentenza del 22 marzo 2024 n. 3236 ha infatti deciso che queste chat non hanno valore se copia-incollate su un file Word, perchè potrebbero essere facilmente modificabili. In altre parole sarebbero falsificabili.
Onde rendere legale il contenuto di una chat su WhatsApp occorre che sia riportata in una riproduzione meccanica della messaggistica originale; specificatamente nel formato PDF. Lo stabilisce l’articolo 2712 del Codice Civile. Anche la Cassazione è intervenuto a questo proposito con la sentenza n. 49016 del 2017che afferma la necessità di consegnare lo smartphone stesso in cui i messaggi sono presenti.
Pertanto attenzione a quanto si scrive su Whatsapp, perchè a patto di avere il backup attivato e di utilizzare un formato non modificabile (di nuovo, il PDF…) possono essere prove valide in un contenzioso legale. Ricordiamo, a questo proposito, come tanto iOS quanto Android, abbiano funzioni apposite per scaricare nel formato PDF intere conversazioni. Si utilizza la funzione ‘Esporta chat‘ con la possibilità di scegliere se includere o meno i file multimediali. E voilà, prova prodotta.
Specificatamente non ci si riferisce al ‘semplice’ PDF, ma a quello in formato PDF/A, cioè non modificabile. Lo si utilizza, ad esempio, per le tesi di laurea.
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