Quali novità porterà con sé Apple tramite l’intelligenza artificiale? Non è ancora molto chiaro, ma sicuramente si vuole rincorrere (e superare) la concorrenza.
L’attesa è ormai febbrile per il cosiddetto WWDC, la conferenza che si svolge, ogni anno, da parte della Apple. Verrà nell’occasione presentato iOS 18 e, in questo contesto, nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale.
L’elemento non deve certo sorprendere, il sistematico tentativo da parte dei ‘big’ della tecnologia di inserire l‘IA all’interno dei propri prodotti non è certo nuova; sebbene siano i consumatori stessi a chiedersi quale sia il senso, se effettivamente serva a qualcosa. Intanto però la IA si diffonde, viene implementata; con quali conseguenze future non possiamo ancora immaginarlo. In generale gli esperimenti di Google non sono stati coronati dal successo, anzi; si inizia ad avvertire una certa insoddisfazione per la stupidità di fondo dell’IA.
Bloomberg infatti ha sganciato la ‘bomba’ che Apple intende avvalersi di alcune partnership di alto profilo, strategiche del settore; in particolare coi colossi dell’intelligenza artificiale generativa. Una collaborazione dalle potenzialità particolarmente devastanti per l’ambito dell’elettronica, del quale vedremo le conseguenze sul breve- medio periodo.
In questo contesto Apple dovrebbe avere a breve un accordo con Open AI per utilizzare ChatGPT anche sugli iPhone; sebbene sia timorosa per i tanti scandali e polemiche connesse all’uso dell’IA negli ultimi mesi. Inoltre non dispiacerebbe integrare anche Gemini sugli iPhone della compagnia.
Tutte le innovazioni legate all’intelligenza artificiale su iOS
Innanzitutto tramite l’IA sarà possibile sugli iPhone trascrivere i messaggi audio automaticamente; poi si potranno ritoccare le foto; avere conversazioni ‘umane’ con Sri e godere di un ‘riassunto’ delle notifiche pervenute.
Sul fronte dei browser dovrebbe migliorare la navigazione tanto su Safari, quanto su Spotlight; e verranno inseriti dei suggerimenti nelle risposte automatiche alle mail. In teoria si vorrebbe anche generare e moji automatiche a seconda del contenuto del messaggio e aiutare, a livello tecnico, gli sviluppatori in Xcode.
Insomma, come si suol dire la carne al fuoco è davvero tanta.
In generale Apple farà riferimento agli iPhone onde garantire sufficiente potenza computazionale per far funzionare le nuove funzioni proposte; non si esclude però, nel futuro, una qualche forma di appoggio dal cloud. Apple in generale ‘teme’ di non retare in questo settore al passo con Google e Samsung. Da qui la scelta delle (discusse, tra i fan) partnership coi colossi nell’ambito.