Vediamo insieme quale differenza corre tra deep web e dark web. I termini vengono spesso confusi; tuttavia si tratta di esperienze molto diverse tra di loro.
Quale differenza passa tra deep web e dark web? Si tratta di termini spesso presenti tanto nella Rete, quanto nella vita quotidiana. E spesso li si confonde, con l’unica accomunante di ritenerli luoghi spaventosi, illegali, da evitare con grande rigore. Di certo ci riferiamo, in questo caso, a una navigazione su Internet ‘in superficie’, puramente epidermica. Social, siti web, l’occasionale gioco: niente di più. Con il Deep e il Dark Web si scava invece in profondità, aggirandosi in ambienti meno sicuri.
Il Deep Web corrisponde alle parti di Internet non indicizzate. Cioè che sono certo presenti, ma non compaiono sui motori di ricerca. Vi sono circa 7500 terabyte di web oggigiorno non indicizzato, assente dai motori di ricerca. Possono essere siti ‘di lavoro’, materiali accademici, servizi di streaming che richiedono una registrazione e pagamento e così via.
Come avviene l’indicizzazione? Di solito Google ha appositi bot, detti ‘web crawler’ o spider, che ricercano in automatico notizie su internet e le salvano nell’indice del motore di ricerca. Ne deriva la cosiddetta ‘indicizzazione’.
Al di sotto del deep web, esiste il dark web: una sezione molto più piccola, pari allo 0,01%. Si tratta di siti a cui si può accedere solo tramite browser come Tor che sono capaci di decifrare la crittografia in questione. Il dark web pone pertanto la privacy come valore assoluto; nessun tracciamento ip, cronologia o qualsivoglia azione di questo genere.
Il dark web viene innanzitutto utilizzato da coloro che desiderano un’esperienza completamente anonima dove risulta assente ogni forma di riconoscimento personale. Non è detto che sia per attività criminali; viene anche ampiamente utilizzato dai dissidenti di regimi dittatoriali, ad esempio. Oppure dai giornalisti di cronaca nera o autori di reportage particolarmente pericolosi. O ancora da accademici alla ricerca di paper scientifici altrimenti impossibili da ottenere.
Il dark web è accessibile solo tramite browser come Tor o I2P; gli url, a propria volta, sono costituiti da strisce di numeri e lettere, non sono riconoscibili. Pertanto o si conosce l’indirizzo, o si è al di fuori del sistema. L’unica accomunante è come questi siti terminino in .onion e non in .com.
I contenuti del dark web sono, va da sé, piuttosto pericolosi: i siti presenti sono utilizzati per attività altamente illegali come la vendita di armi, di droga, di dati personali. Circolano terroristi, hacker ed elementi della cyber mafia internazionale. Occorre pertanto fare attenzione ed essere consapevoli di cosa e per qualche scopo si sta visitando quel determinato sito.
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