Ormai tutti hanno imparato a conoscere ed utilizzare queste applicazioni che consentono di ottenere indicazioni stradali per raggiungere la meta prestabilita.
Google Maps è nata 19 anni fa, nel lontano 2005, e, nel tempo, ne ha fatta tantissima di strada al punto da essere scelta da milioni di utenti ogni giorno. Di anno in anno, di mese in mese, sono arrivati e continuano ad arrivare aggiornamenti continui che hanno implementato tantissime nuove funzionalità ampiamente apprezzate dagli utenti che la utilizzano abitualmente.
Non ultima, poi, è arrivata la possibilità, per i possessori di auto elettriche di conoscere dove sono collocate, su tutti i percorsi e l’intero territorio nazionale, le colonnine di ricarica delle proprie automobili. E di nuove funzionalità ne potremmo elencare ancora tantissime. Ma non è questo il nocciolo della questione di cui vogliamo informarvi.
Passiamo, ora, a Waze. La sua prima versione è arrivata solo 14 anni fa; è più giovane di Google Maps, ma anch’essa è apprezzata e non poco. Inoltre, c’é da dire che è stata acquistata dal colosso tech di Mountain View, ma risulta essere comunque una valida alternativa alla sua sorella maggiore. La sua applicazione è sviluppata sia per dispositivi Android che per quelli iOS.
Quello, però, su cui vogliamo focalizzare sia la nostra che la vostra attenzione riguarda una funzionalità, offerta da entrambe le applicazioni, che, però, ad oggi è stata completamente eliminata dal loro interno. Sì, avete capito benissimo. E ciò è accaduto nonostante ci fossero tantissimi utenti ad utilizzarla e che ora si ritrovano completamente spaesati!
Ebbene sì, molti hanno notato l’assenza della scelta di questa opzione all’interno delle due applicazioni protagoniste del nostro discorso. Si sono ritrovati, così, senza uno dei loro punti di riferimento maggiori. Ma perché è stata fatta questa scelta? Come mai è stata eliminata questa funzionalità? Beh, la motivazione è molto più semplice di quanto si possa immaginare.
Sì, perché già nel lontano 2020, negli Stati Uniti d’America, è stata implementata un’altra funzionalità al posto di quella relativa al percorso più breve. Nel nostro Paese, invece, questo passaggio è avvenuto soltanto pochissimo tempo fa. E, fino ad ora, era stato graduale. Ora, invece, anche in Italia è diventato realtà ed ha accantonato la funzionalità.
Al suo posto è stata immessa quella che è una scelta ambientalista. Stiamo parlando del “percorso ecologico“, quello che risulta avere un impatto ambientale più basso tra gli altri e che è segnalato da quella fogliolina verde che tutti possono vedere a schermo. Questo è calcolato in base al consumo del carburante prescelto ed in base alle emissioni di anidride carbonica.
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