Nel lontano 2006 venne presentata al mondo intero, in pompa magna, quella che è stata a tutti gli effetti la prima aut elettrica dell’ecosistema Tesla.
L’azienda americana, poi, ne iniziò la produzione solo due anni più tardi, nel 2008. Parliamo della Roadster, prodotta in soli 2500 esemplari. E’ una data da cerchiare in rosso, dato che, con essa, da avvio in maniera tangibile, a quella che è la sua mission, ovvero, sensibilizzare l’utenza mondiale alla transizione ecologica grazie alle energie ed alle fonti rinnovabili.
Una mission che potremmo definire molto nobile, non credete? E da quel momento ne ha fatta tanta di strada. Se pensiamo solo al settore automobilistico, ha sfornato tantissimi esemplari di auto elettriche che sono anche molto, ma molto apprezzate in tutto il mondo. Parliamo delle Model S, delle Model X, delle Model 3 e le Model Y.
Quest’ultimo modello rientra tra i crossover della Model 3. Poi, ci sarebbe il modello volante che può essere guidato anche in strada, ma questo è tutto un altro discorso e ne abbiamo parlato già ampiamente nelle scorse settimane. Tutte, ovviamente, hanno in comune il fatto che non hanno bisogno dei carburanti tradizionali, benzina e diesel, come le altre autovetture.
Queste autovetture, infatti, devono essere ricaricare alle colonnine di ricarica elettriche presenti, sempre più, su tutto il territorio nazionale, sia sulle autostrade che sulle strade comunali, provinciali e statali. Purtroppo, però, questi processi di ricarica delle batterie possono durare anche molto tempo che, in molti casi, risulta essere troppo, spropositato. Ecco che, però, qualcuno ha messo su un trucchetto che potremmo definire “geniale“.
Ebbene sì, avete capito benissimo. Questo trucchetto risulta essere davvero funzionante. Certo è che una notizia del genere non è qualcosa di nuovo dato che se ne parlava già da tantissimo tempo. Eppure, nessuno mai ne aveva testato realmente la fattibilità. E’ toccato ad un utente americano che, poi, dopo aver ricevuto Feedback positivi dall’esperimento, ne ha condiviso dati, foto e video.
La velocità di ricarica è uno dei problemi che bisognerebbe eliminare. Quando la ricarica veloce fa sì che l’impugnatura di surriscaldi troppo, i sensori ne abbassano la velocità per poter procedere a questa operazione in tutta sicurezza. Ed ecco che entra il gioco questo trucco che prevede l’utilizzo di un’asciugamano bagnata da porre sulla maniglia del cavo delle colonnine.
In questo modo, la maniglia viene protetta dai raggi solari e, allo stesso tempo, raffreddata, per permettere di ottenere una velocità ottimale e costante di ricarica delle batterie dell’autovettura. Non si tratta di un procedimento pericoloso dato che nemmeno la pioggia può nulla in questi casi. Tuttavia, bisogna stare attenti poiché Tesla non la ritiene una pratica affidabile.
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