Quale futuro per la tecnologia dei droni? Dall’Italia giunge una risposta per la medicina.
Dall’essere macchine di morte, specializzate in un compito ben preciso cioè eliminare i propri obiettivi militari, i droni si sono trasformati in apparecchi multi uso, dai molteplici scopi. Il compito primario naturalmente è il trasporto di materiale, di macchinari di ogni genere; dapprima di ipotizzava i pacchi Amazon, oggigiorno si è passati a merce di ogni tipologia e dimensione. Dopo il camion, sembra essere il drone l’ultimo miglio a cui fare riferimento, una possibile alternativa. Veloce, senza richiesta di posteggio e anche – perché no? – ecologico. Il drone come corriere dovrebbe venire adoperato proprio da Amazon, anche se il passaggio dalla progettazione alla messa in pratica è ancora molto lontano.
In quest’ambito vi sono diverse tipologie di trasporti e diversi correlati droni da utilizzare. Di recente, ad esempio, si è molto discusso dei droni per l’agricoltura; una realtà attiva in paesi meno retrivi, meno chiusi alle novità dell’Italia. Si pensi ad esempio ai droni utilizzati per erogare semi, insetticidi o anche acqua in caso di siccità.
Nel caso odierno passiamo dall’agricoltura alla medicina, perché ci riferiamo a un drone utilizzato per il trasporto dei medicinali. Il progetto U-ELCOME è stato infatti presentato come una soluzione del trasporto rapido ed efficiente dei medicinali lungo la dorsale appenninica.
Il progetto vuole utilizzare i droni da/per gli ospedali di Avezzano e dell’Aquila, onde connettere località come Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, Celano e Castelvecchio Subequo.
I droni, in questa prima fase, percorreranno lunghe tratte – circa 35 chilometri ciascheduno – con modalità BVLOS (cioè dietro la linea di vista) seguendo itinerario ben precisi. Inoltre verranno portato farmaci che non necessitano di essere refrigerati, ‘resistenti’. È inoltre prevista una sosta intermedia per la ricarica del drone.
Il progetto utilizzerà inoltre la piattaforma T-DROMES® quale centro di controllo in Cloud dell’intero sistema dei droni ‘medici’. I canali di comunicazione risulteranno, a propria volta tanto terrestri quanto satellitari grazie alla Box TPZ Air 100. Si tratta di droni commerciali ultimo modello, ottimizzati appositamente per queste rotte.
Il progetto entrerà nel suo vivo nel 2025, quando i droni in questione inizieranno a essere utilizzati con regolarità. L’obiettivo, secondo il direttore della ASL 1 Abruzzo, è di garantire “un servizio sanitario equo e accessibile a tutti i cittadini”. Anche attraverso le nuove tecnologie.
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