Di minacce, soprattutto nell’ultimo periodo, il colosso tech di Mountain View ne ha dovute affrontare parecchie, come ben sapete.
L’ultima è arrivata pochissimi giorni fa ed aveva come protagonista principale un fantomatico aggiornamento di Google Chrome da scaricare che, però, poi, si rivelava essere un pericoloso trojan bancario che riconosceva la digitazione su schermo e si impossessava anche del microfono. Insomma, gli utenti, una volta scaricato si trovavano dinanzi solo e soltanto guai.
Ovviamente, questa è l’ultima minaccia in ordine di tempo. Sì, perché, come ben ricorderete, ci sono stati bug e vulnerabilità che hanno contraddistinto il sistema operativo dell’azienda californiana. In particolar modo, sono stati gli utenti lato mobile ad aver avuto la peggio. Ma, adesso, la minaccia a Google non arriva dai criminali informatici.
No, assolutamente no. La minaccia arriva da quello che sta per diventare, a tutti gli effetti, un suo competitor. E potremmo dire che stia diventando il competitor principale. Sì, perché OpenAi, dopo aver immesso sui mercati il suo chatbot di Intelligenza Artificiale, ha voluto proporre agli utenti anche il suo motore di ricerca.
Ebbene sì, avete capito benissimo. E l’azienda si ripropone di rivoluzionare il modo di fare ricerche sul web. E’ tutto pronto, sarà velocissimo. L’unico neo potrebbe essere la sua affidabilità. E’ questo ciò di cui gli esperti hanno maggiormente paura. Vediamo, allora, di cosa si tratta e, soprattutto, quali saranno le sue caratteristiche principali.
Come al solito ci sono due fazioni. La prima esalta ciò che sta per arrivare, mentre la seconda pensa alla affidabilità della new entry. Quello che c’é da sapere, però, è che è tutto pronto e l’azienda, OpenAi, chiamerà il suo browser sfruttando un nome già conosciuto: ChatGPT. Inoltre, stando a quanto trapelato, il suo annuncio potrebbe arrivare proprio durante l’annuale conferenza Google I/O.
C’é da dire, però, che ChatGPT, così come conosciuto ad oggi, è già utilizzato come browser da tantissimi utenti che hanno abbandonato Google perché i risultati della ricerca, molto spesso, risultano essere obsoleti e non pienamente aggiornati. Mentre ChatGPT riesce, in maniera efficace, a fornire sempre risultati aggiornati e soddisfacenti.
In più, dovete sapere che, secondo voci trapelate nell’ultimo periodo, c’é un accordo proprio tra OpenAi ed Apple per far sì che il suo motore di ricerca, che si chiamerà search.chatgpt.com, possa diventare il browser predefinito, in alcuni paesi, in sostituzione proprio di Google. Resta da capire se quest’ultimo riuscirà o meno a tenere botta come ha fatto sempre d’altronde, e per velocità e per affidabilità rispetto gli altri browser in passato o se dovrà sottostare alla nuova era di ChatGPT.
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