Quale sarà la prossima evoluzione delle console? La PlayStation è tra le piattaforme delle quali si aspetta con la maggiore ansia il prossimo step, la successiva evoluzione.
Si sa davvero poco di quale sarà la prossima – favoleggiata – versione della PlayStation. Forse una console con un nuovo hardware, forse una Play con un design nuovo, capace di catturare l’occhio. O forse – chissà – una combinazione di entrambi i fattori. D’altronde i grandi successi sono sempre avvenuti quando si è pensato di presentare qualcosa di mai visto prima, capace di fare desiderare bisogni che nemmeno si sapeva di voler avere. Soddisfare l’ insoddisfabile, questo è il mantra.
In questo contesto rimangono ancora ignoti i dettagli sulla PlayStation 6, sulla tanto attesa ‘nuova generazione’. Sarà una macchina dalla potenza inusitata, questo è certo. Sebbene nella continua concorrenza coi computer da gaming, nell’impossibilità di sostituire le schede video, le console siano destinate inevitabilmente a restare indietro, a perdere. Eppure il tentativo continua, persiste. Si rincorre hardware avversario, con una conseguente crescita del prezzo e delle dimensioni.
Nell’ambito di questa ‘rincorsa’ diverse testate videoludiche hanno proposto di utilizzare l’intelligenza artificiale per ‘divinare’ la prossima generazione di PlayStation. Gli esiti non hanno propositi scientifici, ma mirano solo a scatenare il dibattito.
Di solito le intelligenze artificiali, senza avere direttive precise, immaginano la PlayStation 6 con le forme più svariate e diverse. Ad esempio vi sono immagini create con la IA generativa dove la Play si presenta simile a uno scanner. O addirittura a un videoludico tostapane. O ancora sospettosamente simile a un computer.
Quale sarà l’aspetto futuro della Play 6? La risposta delle IA
L’ intelligenza artificiale generativa, nell’approcciare i diversi modelli, ha puntato molto sui richiami agli anni Ottanta. Alcuni dei modelli proposti fuoriescono dritti dritti dalle console di trenta, quarant’anni fa. Ne sono repliche (quasi) fedeli.
Se non altro la colorazione sembra essersi mantenuta piuttosto attendibile, con una colorazione bianco-grigia affine agli ultimi modelli. Non manca una Play nero metallico estremamente elegante, tipica dei modelli ‘firmati’.
I modelli più avanzati invece propongono periferiche anche oggigiorno irrealizzabili: ad esempio un controller costituito da un tablet, una Play a forma di sfera, un’altra tanto sottile da sembrare un foglio di carta. Modelli alquanto improbabili, specie per la necessità delle ultime generazioni di avere un hardware sempre più pesante e aggressivo. C’è in altre parole bisogno di spazio; e di ventole per garantire una sufficiente aerazione.