Come riconoscere e difendersi dalla Cicuta, una pianta velenosa e molto pericolosa che, se ingerita, può portare alla paresi muscolare.
L’Italia ospita una ricca varietà di flora, purtroppo non tutta innocua. Tra le piante spontanee che popolano il nostro territorio, infatti, alcune possono rivelarsi estremamente pericolose per la salute umana.
Le piante tossiche e velenose sono tantissime, sia d’origine esotica, generalmente introdotte per adornare parchi e giardini, sia presenti naturalmente nel nostro Paese, presenti nel bacino del Mediterraneo e nelle zone appenniniche, alpine e subalpine.
Tra queste, la cicuta occupa un posto di rilievo, spiccando per la sua estrema pericolosità. Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere sulla cicuta, perché è pericolosa e come riconoscerla per difendersi dai suoi terribili effetti.
Come riconoscere la cicuta
La cicuta (Conium maculatum L.) è una pianta erbacea biennale diffusa in Europa, Asia e Nord Africa, tristemente nota per essere stata utilizzata per preparare l’infuso che portò alla morte di Socrate. È caratterizzata da steli sottili e cavi di colore verde, che talvolta possono raggiungere i due metri di altezza, e da foglie piccole e verdi che accompagnano fiori bianchi raggruppati in ciuffi a forma di ombrello. Tuttavia, dietro la sua apparente innocuità si nasconde un pericolo mortale.
La somiglianza della cicuta con altre piante commestibili, come il prezzemolo e il cerfoglio, aumenta ulteriormente il rischio di intossicazione accidentale. Riconoscere la cicuta è quindi fondamentale per evitare incidenti. Per riconoscere la cicuta è importante prestare attenzione ad alcuni dettagli:
- Odore: la cicuta emana un caratteristico odore di urina quando viene spezzata.
- Foglie: le foglie della cicuta sono più piccole e di un verde meno intenso rispetto a quelle del prezzemolo. Inoltre, i bordi delle foglioline della cicuta sono seghettati, mentre quelli del prezzemolo sono interi.
- Fiori: i fiori della cicuta sono bianchi e raggruppati in infiorescenze a ombrella, mentre quelli del prezzemolo sono gialli e disposti in corimbi.
Cicuta: i sintomi dell’avvelenamento
La cicuta è interamente velenosa a causa dei numerosi alcaloidi neurotossici presenti in tutte le sue parti. I sintomi di avvelenamento si manifestano rapidamente, solitamente entro 15-20 minuti dall’ingestione, e comprendono bocca secca, tachicardia, tremori, sudorazione, disturbi gastro-intestinali, midriasi, convulsioni e paresi muscolare. L’avvelenamento da cicuta può essere fatale se non trattato tempestivamente.
Per evitare il rischio di intossicazioni da cicuta e altre piante velenose, è fondamentale seguire alcune semplici regole:
- Non raccogliere piante selvatiche se non si è esperti.
- Non fidarsi di descrizioni su manuali o siti web per distinguere le specie.
- Acquistare le verdure solo da venditori autorizzati.
- Preferire prodotti confezionati ed etichettati.
- In caso di dubbio, non consumare la pianta.
In conclusione, la cicuta rappresenta un serio pericolo per la salute umana. Conoscere le sue caratteristiche e adottare misure preventive può fare la differenza tra la vita e la morte. Stacci lontano: è velenosissima.