Ci verrebbe da dire che non bastavano le varie tipologie di truffe che vanno a stravolgere la tranquilla quotidianità degli utenti nel mondo.
Ora i criminali informatici hanno escogitato un altro metodo per rubare tutti i dati agli utenti. In realtà, hanno trovato un altro strumento che, fino ad ora, era impensabile potesse essere utilizzato. Ma prima di capire quale sia e come funziona, è bene ricordare alcuni tra i metodi più efficaci, già testati, da questi criminali subdoli e senza scrupoli.
Sono tutte metodologie ben conosciute ai più. Pensiamo, ad esempio ai vari attacchi phishing e smishing di cui, ormai, oggigiorno, è pieno il mondo. Attraverso mail ed sms, si invitano le vittime designate a cliccare, con urgenza, i link contenuti al loro interno. Una volta fatto, poi, si ritroveranno dinanzi ad un sito internet.
E qui dovranno inserire tutti i loro dati, quelli maggiormente utili alla causa degli hacker. Fatto ciò iniziano i guai seri per tutti. Ci si ritroverà, finanche, senza più un soldo sul proprio conto corrente. E, nonostante sia una truffa ben conosciuta, sono molti quelli che ci cascano perché si fidano di quelli che sono i fantomatici mittenti: tutte aziende conosciute.
Ed ora, poi, è arrivata quest’altra tristissima notizia che ha scatenato il panico in tutto il mondo e anche, ovviamente, nel nostro Paese. Hanno trovato un altro strumento adatto a far sì che i loro piani diabolici vadano a buon fine. Tramite una Pen Drive, infatti, i criminali informatici riescono a derubare di tutto le proprie vittime ed anche in pochissimi istanti.
Ebbene sì, basterà davvero poco per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. A lanciare questo allarme sono stati degli esperti di sicurezza informatica. Sì è scoperto, infatti, che questi criminali stanno facendo in modo che le loro Pen Drive infette, si diffondano a macchia d’olio in giro per il mondo. Ma come avviene questa truffa?
Beh, la risposta è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Sì, perchè queste Pen Drive non vengono vendute già infette. In realtà, vengono lasciate qua e la nei luoghi pubblici maggiormente affollati. E gli utenti, che poi diventano le vittime, le trovano e pensano che queste chiavette possano essere funzionali alle loro esigenze quotidiane.
Non sanno affatto quello che aspetta loro. Sì, perché sono infette ed andranno ad inserire malware all’interno dei device in cui si è inserita la chiavetta appena trovata. E bastano meno di cinque minuti per far sì che il virus si impossessi del dispositivo e rubi tutti i dati e le informazioni presenti all’interno, compresi quelli bancari.
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