Nuova profezia dal Nostradamus della tecnologia, Elon Musk in persona. Vediamo cosa ha affermato e se c’è di cui avere preoccupazione.
Elon Musk non è nuovo a uscite estemporanee, decisamente sorprendenti. Ama decisamente sorprendere l’interlocutore, stupire chi incontra con prese di posizione inusuali e decisamente originali. Musk, specie dall’acquisizione di X, un tempo Twitter, ha esacerbato i toni, ha spinto ad una conflittualità inedita. Non passa giorno senza una dichiarazione apodittica.
In questo caso Elon Musk è tornata su una delle sue dichiarazioni preferite, relative nel caso in questione all’IA e al suo influsso sulla storia umana. Come cambierà la società a seguito dell’avvento dell’IA? Chi segue Musk sa da tempo come questa non sia certo una domanda nuova o sorprendente. Musk parla infatti da anni di IA, è uno dei suoi argomenti preferiti di discussione. In particolare Musk è preoccupato che l’IA superi quella umana, che le macchine superino in ingegno l’uomo.
In precedenza Elon Musk aveva dichiarato (e giurato ai giornalisti e alle televisioni) che l’IA super intelligente sarebbe giunta entro il 2029. Tuttavia, proprio durante una diretta su X, un tempo Twitter, ha comunicato che entro la fine del 2025 si giungerà ad avere un’intelligenza artificiale più intelligente anche dell’uomo col più alto IQ sulla Terra.
‘La mia ipotesi è che avremo un’IA più intelligente di quella di qualsivoglia essere umano verso la fine del prossimo anno‘ ha commentato, suscitando grande preoccupazione. Il live streaming se non ha impaurito chi lo conosce – le dichiarazioni roboanti non sono certo una novità da Musk – ha però fatto impensierire i suoi fan.
Musk è infatti convinto che finora questo genere di IA non è ancora emersa a causa della mancanza di chip adatti e della necessaria alimentazione energetica. Non vi erano, ha commentato, abbastanza chip Nvidia, questa era l’unica ragione per la quale l’IA non si stava evolvendo.
Quando verranno superati i limiti legati alla scarsità dei chip, ha spiegato Musk, rimarrà il problema dell’insufficiente alimentazione energetica. Ma non si tratta di problemi insolubili, anzi. Considerando questi due fattori ci vorrà forse un anno o due prima che l’IA si evolva ancora. Almeno stando a Elon Musk.
In generale le predizioni di Musk sono ormai lontane dall’essere attendibili; tutt’oggi, nell’anno 2024, non abbiamo le auto a guida autonoma (2018), lo SpaceX su Marte (2018), l’interfaccia neurale Neuralink (2023) e così via. La maggior parte degli scienziati e degli analisti, a fronte delle ultime uscite, rimane pertanto prudentemente scettica; meglio non azzardare ipotesi affrettate e giudicare di volta in volta.
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