Nel quotidiano sono tantissimi i cittadini che si avvalgono degli integratori e dei loro aspetti benefici in qualsiasi periodo dell’anno.
Ovviamente, molti di questi sono utili per combattere stress, spossatezza ed anche altre patologie ben precise che possono risultare anche molto dannose per la salute stessa. Purtroppo, però, molto spesso si fa abuso di queste sostanze che finiscono, col tempo, per offrire i risultati opposti. Ebbene sì, non darebbero più sollievo, ma avrebbe degli effetti indesiderati.
Tra i tanti integratori utilizzati dalla maggioranza degli italiani, c’é anche l’olio di pesce. Questo ha grandi benefici per la salute degli esseri umani dato che è ricco di Omega-3. Viene consigliato da molti dietologi e nutrizionisti, in special modo nei casi in cui i loro pazienti siano soggetti a regimi alimentari dietetici molto “strong”.
Di solito, si consiglia di assumere gli Omega-3, mangiando salmone e merluzzo che ne contengono molti. Altre volte, invece, si preferisce far assumerli sottoforma di integratori. Questi grassi – sì, sono grassi – consentono di tenere sotto controllo, ad esempio, i trigliceridi. Ma sono utili anche a prevenire le malattie cardiovascolari e l’ipertensione.
Ci sono, poi, alcuni studi che sostengono siano utili anche a combattere l’avanzamento della cirrosi epatica. Nonostante ciò, però, bisogna capire che ci sono anche delle controindicazioni ed in alcuni casi, queste superano i benefici. Anzi, possiamo dire che possono essere fonte di guai molto, ma molto seri per la salute degli esseri umani.
Ebbene sì, avete capito benissimo. Non stiamo affatto esagerando sostenendo ciò, anche perché sono studi scientifici a sostenere quanto appena detto da noi. E la dose massima giornaliera consigliata di questo integratore è di soli 3 grammi al giorni. Se si dovessero superare queste dosi massime, si può andare incontro, ad esempio, a delle emorragie anche gravi.
E non finisce assolutamente qui. Sì, perché oltre alla mancata coagulazione giusta del sangue, sono molti gli studiosi che pensano possa esserci correlazione tra l’assunzione di olio di pesce e l’insorgenza di cancro. Ciò avverrebbe, stando a quanto dichiarato, in particolar modo in tutti quei cittadini che hanno familiarità di insorgenza di poliposi adenomatosa.
Inoltre, questo integratore non andrebbe proprio prescritto a dei soggetti in particolare. Chi, ad esempio, soffre di depressione o di disturbo bipolare, ma anche chi è affetto da patologie del fegato, farebbe bene a starne completamente alla larga. Insomma, bisogna stare molto attenti quando ci si avvicina agli integratori capendo al meglio quali siano i vantaggi, ma soprattutto se questi siano soli o siano accompagnati da svantaggi che li andrebbero, in pratica, nettamente a scavalcare.
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