Di Google e del suo motore di ricerca è stato detto davvero tantissimo e, possiamo sostenere, che sia conosciuto da tutti meglio delle proprie tasche.
Certo, non proprio tutti ne conosceranno i segreti, ma è un browser che viene utilizzato dalla maggioranza della popolazione mondiale. Parliamo di una percentuale che si aggira intorno al 70%. Sono davvero grandi numeri. Ciò che tutti, però, di sicuro, stavano attendendo è l’avvento dell’Intelligenza Artificiale nel campo delle ricerche, in pratica, qualcosa che faccia tutto al loro posto.
E finalmente la bella notizia, come ben sapete, è arrivata. Da Bard si è passati a Gemini che era già stato presentato lo scorso maggio durante la Google I/O che si svolge annualmente. La prima versione, però, di questo che viene definito da Google stessa un “collaboratore creativo”, si è avuta lo scorso dicembre. Pian piano, poi, è diventato sempre più parte integrante di tutto l’ecosistema del colosso tech di Mountain View.
Riesce a fare tante cose e gli utenti possono chiedere di essere aiutati, ad esempio, a scrivere, imparare, organizzare e molto, ma molto altro. Insomma, può fare di tutto, gli utenti devono solo lasciarsi guidare ed aiutare. Ovviamente, offrirà risposte in base a ciò che viene chiesto e, soprattutto, in base a ciò che ha imparato nel tempo ed anche durante le varie interazioni avute con altri utenti e durante la fase di apprendimento.
Quello che, però, Google tiene a precisare è che non si tratta di un essere umano e che, quindi, di conseguenza, non bisogna lasciarsi trasportare troppo, mettendo da parte i sentimenti ed i rapporti umani tra i vari individui. Ma questo è totalmente un altro discorso. Quello di cui vogliamo parlarvi riguarda sempre le ricerche su Chrome e l’IA, ma vogliamo parlarvi di quelle Pro che saranno esclusiva solo di alcuni utenti.
La notizia è stata lanciata dal Financial Times, il quotidiano finanziario britannico. In pratica, all’interno dell’azienda è in corso un confronto circa la possibilità di richiedere, a tutti gli utenti, la sottoscrizione di un abbonamento, mensile o annuale, per usufruire delle ricerche sul browser con l’audio dell’Intelligenza Artificiale. Ebbe e si, avete capito benissimo. Ma non c’è soltanto questo.
C’è qualcos’altro che ha fatto storcere e non poco il naso a quanti hanno appreso questa notizia già da alcune ore, ormai. Oltre il pagamento di una quota per la fruizione di questi servigi durante le ricerche, gli utenti dovranno comunque sorbirsi gli annunci pubblicitari come al solito, come se non avessero pagato nulla. Insomma, è vero che Gemini farà tutte gli utenti non dovranno preoccuparsi di niente.
O quasi, ovviamente. Ma sarebbe opportuno, per tutti quelli che decidono di sottoscrivere un abbonamento che arriva anche a 21,99 euro al mese (Ai Premium), che Google pensi ad eliminare le pubblicità dalle loro ricerche. Staremo a vedere cosa accadrà, ma, nel frattempo, le notizie non appaiono, poi, così confortanti.
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