Le bollette, qualsiasi esse siano, sono diventate, ormai, il cruccio, o meglio l’incubo maggiore della stragrande maggioranza delle famiglie italiane.
Ed il motivo è ben conosciuto. Nel caso delle bollette delle forniture di energia elettrica e di gas, si è stati spettatori e lo si è ancora, di aumenti indiscriminati dovuti alla crisi economica e sociale ed anche a quella energetica che durano da troppo tempo. Ovviamente, concorrono a questi rincari anche i due conflitti che sono ancora in essere.
Parliamo di quello tra Russia ed Ucraina e quello in Medio Oriente che stanno mietendo numerosissime vittime innocenti. Ai rincari non sono esenti nemmeno le bollette telefoniche. In questo caso, i provider, sia quelli di rete fissa che quelli di rete mobile, hanno messo su delle rimodulazioni unilaterali dei contratti.
E, ovviamente, le fatturazioni mensili sono aumentate in maniera molto, ma molto sensibile. Sì, abbiamo parlato di fatturazioni mensili. Prima, però, non era affatto così. Se ricordate bene si era passati da fatturazioni mensili a fatturazioni ogni 28 giorni. E questo non è andato affatto giù a nessuno degli utenti italiani.
Questo perché ci si ritrovava a pagare le stesse cifre, ma per due giorni di servizio usufruito in meno. le proteste ci sono state ed anche le richieste di ritorno alla normalità. Ora, finalmente, pare che qualcosa si sia mosso. Dopo anni di battaglie, dopo il ritorno alla fatturazione ogni 30 giorni, ecco che arriva la possibilità, per le famiglie, di ottenere il rimborso tanto sperato.
La Legge impone ai provider di rimborsare gli utenti.
Prima di capire come ottenere il rimborso, sappiate che potrete sia goderne in maniera diretta cn la restituzione del maltolto, sia in maniera indiretta, usufruendo di servizi ulteriori offerti. Ogni provider, poi, prevede ben due modalità a seconda se siate ancora clienti o se abbiate rescisso il contratto. Ad esempio, Fastweb offre ai suoi clienti la possibilità di entrare nell’area personale e richiedere il rimbprso. Mentre chi non è clienti dovrà richiederlo tramite associazioni dei consumatori o tramite la piattaforma di AgCom.
Ovviamente, non c’é solo Fastweb. Vodafone, ad esempio, ai clienti da la possibilità di richiedere il rimborso tramite la pagina personale. Gli ex, invece, dovranno richiederlo tramite raccomandata A/R o Pec indicando numero di contratto, codice cliente e numero telefonico. Tim per i clienti offre due possibilità: chiamata al 187 o richiesta tramite la loro pagina personale.
Nel caso di ex clienti, rispetto agli altri due provider, Tim mette a disposizione il proprio servizio clienti. Quindi, anche questi ultimi potranno contattare il 187 ed avviare la procedura di richiesta di rimborso. WindTre, invece, tratta in modi differenti i suoi clienti e quelli che non lo sono più. Nel primo caso, mette a disposizione l’area clienti, nel secondo, invece, c’é necessità di inviare una Pec o una raccomandata A/R.