Videogiochi come cura: ecco il nuovo studio che sta contrariando gli educatori ma che risolve questi problemi nei giovani | Attenzione solo alcuni funzionano bene

I videogiochi come cura- depositphotos – www.passionetecnologica.it

I videogiochi, ultimamente, sono sempre sotto osservazione ed oggetto di studi scientifici che, nella maggior parte dei casi, hanno esiti negativi.

Capiamoci meglio. Ciò che vogliamo spiegarvi è che, molto spesso, i videogiochi sono intesi come il problema più grande che crea conseguenze disastrosi negli esseri umani. E non parliamo soltanto degli adulti o dei giovani. Anche i bambini possono sperimentare conseguenze spiacevoli, tra cui la dipendenza dal gioco.

Molto spesso, poi, si è parlato anche di insorgenza di depressione. Certo, ciò è detto anche degli smartphone e delle varie applicazioni presenti al loro interno. In pratica, gli utenti si isolano da quella che è la realtà che li circonda ogni giorno e si immedesimano in quella che è una realtà virtuale priva del contatto umano, della comunicazione verbale ed affettiva.

Insomma, si perdono di vista le relazioni e si diventa tutt’uno con smartphone videogiochi. Nel caso dei bambini e degli adolescenti, poi, molti studi rivelano che un utilizzo massivo di questi ultimi, può avere come conseguenza una dipendenza dal gioco in età adulta. E sappiamo benissimo cosa accade quando si è dipendenti: si fa di tutto per poter giocare, anche dilapidare un patrimonio.

Ora, però, c’é una nuova ricerca i cui risultati vanno a sovvertire completamente quelle che sono state le certezze fino ad ora e di cui vi abbiamo dato cenno nelle righe precedenti. Addirittura, i risultati che son venuti fuori da questa ricerca, pongono i videogiochi come elementi salvifici per i bambini ed i giovani, perché vanno a risolvere alcuni problemi.

Uno studio tutto italiano con incursioni francesi, esalta l’utilizzo dei videogiochi!

Ebbene sì, i ricercatori che hanno partecipato a questo studio, provengono da Milano, Padova, Lecco, Bergamo, Varese ed alcuni anche da Parigi. Ecco perché abbiamo parlato di “incursioni francesi” e di ricerca tutta italiana. Oggetto dello studio sono stati i videogiochi, in particolar modo quelli di azione, veloci, pieni di movimenti, di suoni.

I videogiochi come cura- depositphotos – www.passionetecnologica.it

Secondo quanto sostenuto da questo team di ricercatori, questi particolari giochi, consentono di combattere e risolvere un problema di cui soffrono tantissimi bambini ed adolescenti. Parliamo della dislessia evolutiva. Ciò vuol dire che molti bambini hanno difficoltà nella lettura, in particolar modo nella comprensione del testo scritto da leggere.

Sono stati coinvolti oltre 100 bambini che frequentavano la scuola dell’infanzia. In particolar modo, i ricercatori hanno preso in esame i bambini all’ultimo anno. Sono stati sottoposti a ben 20 sessioni di gioco da 45 minuti ciascuna. E sono bastate per far sì che i loro problemi che non consentivano loro di distinguere i vari fonemi. E questo con buona pace dei tanti educatori contrari ai videogiochi.