La cara e buon vecchia “Lira”, la moneta italiana che è stata in vigore per tantissimo tempo fino all’avvento dell’Euro, è rimpianta da tantissimi cittadini.
Questo è risaputo. Sono tanti quelli che sostengono che quando c’era la Lira, non vi erano tantissimi problemi economici come adesso. Molti, poi, si lamentano che i beni ed i servizi avevano un costo minore in passato. Insomma, a molti ancora, nonostante sia passato quasi un quarto di secolo, ancora non va giù la moneta europea.
Ma questo è totalmente un altro discorso. Anche perché, ormai, è una realtà consolidata e non si può tornare più indietro. Sono molti, poi, quelli che ancora, durante un trasloco o una pulizia approfondita delle case di famiglia che trovano monete e banconote vecchie. Purtroppo, però, oggi, la Banca d’Italia non provvede più al loro cambio.
Sì, avete capito benissimo. Pensate che, pochissimi giorni fa, un uomo ha trovato nella casa dei nonni tantissime banconote che, però, purtroppo, ad oggi sembrano essere carta straccia. Non hanno alcun valore economico di cambio e, pertanto, possono essere solo raccolte ed esposte in casa come se fossero dei quadri d’autore.
Dovete sapere, però, che nel caso in cui vi doveste trovare nella stessa situazione di questo povero malcapitato, ci sono dei collezionisti che farebbero carte false per accaparrarsi monete e banconote del nostro caro e buon vecchio conio. Ce ne sono alcune che valgono praticamente una vera e propria fortuna. Roba da non credere!
Ebbene sì, capita spesso di imbattersi in queste vecchie monete, ma non si conosce il loro valore reale. I collezionisti pagherebbero una fortuna pur di averle tra le loro mani. In particolar modo, ce n’é una che, al momento, è quotata più delle altre. Si tratta di una banconota prodotta nel lontano 1973 e che ha avuto una vita lunga ben 10 anni.
Sì, avete capito benissimo. L’ultimo anno di vita è stato il 1983. In questo caso parliamo della sua prima versione. La banconota è quella da 2000 lire che, però, è sopravvissuta fino all’arrivo dell’euro. Protagonista della prima versione erano il duomo e la torre di Pisa e l’osservazione astronomica.
Poi, è arrivato a sostituire il tutto Guglielmo Marconi e, ovviamente, le sue onde radio. Ovviamente, il valore di questa banconota varia in base ad alcuni fattori importanti. Innanzitutto, bisogna verificare il suo stato di conservazione. Più è tenuta bene e più varrà, ma sono quelle con il numero di serie più vicino all’uno che possono valere tantissimo. Pensate che c’é chi è disposto a sborsare più di 200 euro!
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