Di truffe nel corso dell’ultimo anno, ne abbiamo passate in rassegna davvero tantissime e tutte sono altamente pericolose per le povere vittime designate.
Ora, però, ne è arrivata una ancora più pericolosa e per la quale si è messa in moto anche la Polizia Postale. Si, perché sta avvisando tutti gli utenti affinché non vadano nella trappola dei criminali informatici. Pensate che questo avviso lo trovate anche sulla pagina Facebook dedicata. Insomma, l’allerta è alta e si farebbe meglio ad informarsi per non lasciarsi truffare e perdere un botto di soldi.
Prima di conoscerla di persona, però, è bene fare un excursus di ciò che ha fatto tremare i polsi a tutti negli ultimi mesi. Abbiamo conosciuto, purtroppo, il phishing e lo smishing, il cui obiettivo è lo stesso, ma cambiano gli strumenti atti a mettere in pratica la truffa. Nel primo caso si ricevono mail, mentre nel secondo degli SMS. Entrambe le pratiche, mirano ad ottenere le credenziali bancarie delle vittime.
Sono dei messaggi con carattere di urgenza che mirano a fare cliccare il link. Possono arrivare da fantomatici Istituti di Credito o da aziende conosciute e piattaforme che offrono contenuti on demand. Una volta cliccato il link si viene rimandati ad un sito uguale a quello originale, contenente un form da compilare. Una volta inseriti i dati al suo interno, però, gli hacker entrano in possesso delle credenziali per svuotare i conti.
E che dire dei malware contenuti nelle applicazioni? Anche in questo caso, addio soldini. Ultimamente, poi, sta dilagando la pratica del Wangiri, ovvero dello squillo veloce in modo che gli utenti non possano rispondere. Spinti dalla curiosità richiameranno ed alla risposta perderanno tutto il credito residuo. Insomma, i truffatori fanno viaggiare la fantasia e gli utenti ignari ci cascano. Ora, però, è il turno del Cloud!
E c’è da dire che è talmente fatta bene che risulta davvero difficile capire che si tratta di una truffa. Come abbiamo già avuto modo di specificare, l’allarme è davvero alto e la Polizia sta diramando tutti gli avvisi possibili per fare sì che gli utenti possano tenere alta la guardia e non cadere nelle trappole dei criminali. Lo strumento utilizzato, anche questa volta, è la mail inviata alle vittime ignare.
Ciò che cambia è l’argomento. In questo specifico caso, infatti, il problema è il Cloud, o meglio lo spazio di archiviazione online degli utenti. Il messaggio indica chiaramente che quello degli utenti divenuti bersagli dei truffatori , è esaurito. Di conseguenza, le vittime devono provvedere ad acquistarne altro, ovviamente, cliccando sul link contenuto all’interno della mail ricevuta.
Ed ecco che scatta la trappola. Ormai, c’è bisogno di tantissimo spazio per archiviare tutto. E gli utenti, per farlo, cliccano sul link per la gioia dei truffatori. Il sito sembra molto simile a quello conosciuto, si inseriscono i propri dati personali e quelli di pagamento ed il gioco è fatto. Il problema, però, che li spazio di archiviazione non aumenta, ma diminuisce il conto in banca! Fate moltissima attenzione.
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