Quale sarà il futuro delle mail? Elon Musk ci offre un possibile spunto, una prospettiva futuristica. Scopriamo insieme quanto sia fattibile.
Il nuovo fronte delle mail si popola di un nuovo, agguerrito, concorrente: Xmail. Come avvisa lo stesso nome, reminiscente di quell’X che è oggigiorno Twitter, è una mail proposta da Elon Musk. Un servizio di posta elettronica definito – senza particolari sorprese – innovativo e geniale.
Nate Mcgrady, un dipendente della società, aveva chiesto a Elon Musk quando sarebbe avvenuto il lancio della nuova mail, la vagheggiata XMail. ‘It’s coming‘ è stata la storica risposta. ‘Sta arrivando’, insomma; sarà pronta quando sarà pronta. Non è un comportamento nuovo, da parte di Musk.
In realtà la XMail si inserisce in un progetto molto più ampio, da parte di Musk, all’interno dell’idea di una ‘everything app’, un’applicazione al cui interno vi si ritrovi tutto: X (Twitter), la Mail, i servizi streaming, gli archivi fotografici, il wallet e così via. Esiste già ed è diffusissima nella comunista Cina; ormai il cittadino cinese è abituato a un’unica app omnicomprensiva, specie per i pagamenti.
Non a caso, sempre all’interno di questo progetto, X è ora in grado di compiere chiamate video e audio. Lentamente si sta espandendo, sta cambiando radicalmente pelle. Un progetto di lungo periodo e, proprio per questa ragione, decisamente ambizioso.
Tentativi di allargamento, guardiamo insieme cosa succederà con XMail
La comodità di avere, all’interno di un’unica app, tutte le applicazioni possibili e immaginabili; tuttavia ciò, dall’esperienza cinese, giunge con conseguenze rilevanti e assai pesanti per l’utente. L’esperienza risulta infatti alleggerita, ‘diluita’; hai tutto, ma niente funziona al cento per cento proprio perché manca quella specializzazione permessa dalla separazione tra le funzioni.
Ad ogni modo il progetto procede, continua; si inserisce in quest’ambito il lancio, avvenuto a dicembre 2023, di un nuovo chatbot basato sull’intelligenza artificiale. Grok è infatti una IA disponibile soltanto per chi è iscritto alla versione a pagamento di X; un ulteriore ‘premio’ per chi ha dato fiducia al progetto di Musk, oltre all’ormai famigerata spunta blu.
Proclami; e tanta pubblicità. Chi conosce l’operato di Musk non è nuovo a simili, roboanti, dichiarazioni. Però dalle conferenze stampa, agli stunt propagandistici su X, alla cruda realtà ne passa parecchia, di acqua sotto i ponti. E anche in questo caso l’affidabilità di XMail è tutta da vedere, tutta da verificare.