Che cos’è il cemento trasparente? Ma soprattutto a cosa serve? Proviamo a indagare insieme i possibili utilizzi di quest’innovativo materiale.
C’è un nuovo materiale in circolazione e promette di rivoluzionare il settore dell’edilizia. Ci stiamo riferendo all’innovazione del ‘cemento trasparente’. Un materiale che fonde un senso di grande solidità, proprio del cemento, con la possibilità di lasciar passare la luce. Un vero game changer, come dicono gli inglesi.
Il cemento normale infatti viene ‘migliorato’ aggiungendovi elementi trasparenti e/o fibre ottiche. In questo modo il cemento trasparente consente di creare una superficie assolutamente imperitura, decisamente ‘solida’ e nel contempo capace di rischiarare un ambiente. Meno spese per l’illuminazione, insomma.
Il cemento trasparente dovrebbe essere ‘the next big thing‘ nell’ambito della costruzione edilizia, il materiale per eccellenza nell’ambito edilizio. Ma perchè optare per il cemento trasparente? Innanzitutto trasmette la luce; poi rimane resistente, durevole per secoli, Infine è molto più bello, molto più ‘piacevole’ di altre sostanze.
Ne deriva un cemento capace di lasciar filtrare la luce, consentendo di illuminare in maniera naturale, grazie al sole, interni altrimenti rischiarati solo dalle lampadine elettriche. Inoltre, a differenza del cemento armato tradizionale, sembra molto più adatto a interventi negli edifici storici, da sottoporre a restauro.
Il cemento trasparente e le sue applicazioni pratiche
Un esempio di cemento trasparente? Lo stupefacente padiglione Expo 2010 a Shangai. Il segreto del cemento trasparente sono le fibre ottiche con le quali il cemento trasmette la luce, al contempo migliorandone l’efficienza energetica. I contro? I costi estremamente elevati. Se però consola è un materiale decisamente più green dei materiali tradizionali.
Non a caso ritroviamo il cemento trasparente solitamente negli edifici rappresentativi. Il padiglione italiano in Cina, come già accennato, ad opera dell’orgoglio italiano Italcementi. Nei paesi sauditi il Pavillion of the Museum of the Future a Dubai, con stupefacenti giochi di chiaroscuri, di oscurità e raggi solari. E non manca un nome orientale per molti progetti: l’architetto Kengo Kuma. Nipponico, professore a Tokyo, è noto per aver costruito lo stadio nazionale della capitale. Un genio autentico dell’architettura contemporanea.
Infine la Francia, sempre all’avanguardia nell’ambito architettonico, ha utilizzato il cemento trasparente per il Centre Pompidou nella capitale, Parigi. Un edificio coloratissimo e surreale, quasi ‘leggero’ nelle sue forme complessive. Non rimane da vedere se vi sarà un passaggio a edifici più umili, più modesti. Un cemento trasparente ‘proletario’.