L’Africa, lontanissima dallo stereotipo di un continente sottosviluppato, sta invece sviluppando diverse, valide, alternative allo streaming tradizionale. Proviamo a vederne insieme alcune.
Un’azienda di streaming sud africana, vecchia ormai di otto anni, ha appena superato Netflix e Amazon prime, diventando il servizio di streaming più popolare nel continente. Si chiama Showmax e rappresenta un’evoluzione dalla maggiore compagnia africana di intrattenimento, la MultiChoice.
L’azienda aveva, a fine novembre novembre 2023, 2,1 milioni di iscritti in Africa, comparati ai ‘soli’ 1,8 milioni per Netflix. La quota di Showmax è egualmente cresciuta di (quasi) il 39%, mentre Netflix è scesa al 33,5%. Amazon Prime Video, infine, è un concorrente ancora molto lontano: aveva solo 300mila iscritti a novembre 2023, percentuali molto ridotte.
Shomax ha dimostrato più volte di comprendere le peculiarità e i ‘gusti’ del continente, presentando una miscela di contenuti tanto internazionali, quanto africani. Pertanto la compagnia offre film e serie tv occidentali, di HBO e Comcast, ma nel contempo ha ormai fortissimi legami coi registi africani, tradizionalmente sottovalutati.
La compagnia sta progettando sul lungo termine, senza limitarsi agli incassi del mese o dell’anno in corso; e ci si sta accorgendo di come una compagnia di streaming abbia successo se comprende come il Congo sia diverso dal Belgio, l’Algeria dalla Francia; anche i consumatori africani hanno gusti e interessi propri, caratteristici del paese.
Un esempio di queste collaborazioni ‘dal basso’, locali, è rappresentata dal documentario ‘Freemen‘, prodotto sull’etnia degli Igbos, uno dei gruppi etnici più importanti della Nigeria. E’ stato diretto da due registi di Lagos, Tobechukwu Ejiofor e Daro Umaigba. Una collaborazione davvero ‘dal basso’, completamente ‘in casa’. Il documentario ha spopolato tra i nigeriano, evidenziando la validità di una produzione locale.
Gli utenti in Nigeria e in Sud Africa hanno più volte raccontato di preferire Showmax a Netflix perchè trasmette l’impressione di guardare una tv africana senza avere la televisione. Vengono apprezzati tanto gli show occidentali (e non solo; anche indiani) quanto i prodotti locali. Vi sono diverse serie originali, ad esempio Tali’s Joburg Diary e Donkerbos.
Non è tutto oro, tuttavia; nemmeno nella terra dei giacimenti quale l’Africa. Showmax infatti ha un’app terribile, difficile da navigare; ed è il motivo per cui Netflix rimane un valido concorrente. La funzione di ricerca funziona piuttosto malamente; le opzioni di personalizzazione sono molto limitate. Ala fine prevale sempre la comodità di utilizzo.
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