Ci verrebbe da dire, dopo aver saputo di un nuovo attacco hacker molto, ma molto pericoloso, che ai problemi non c’è mai fine.
Questa volta sono minate sia la privacy degli utenti che la loro sicurezza e quella dei loro dati, compresi quelli sensibili. Insomma, c’è da stare molto, ma molto attenti. Anche perché la minaccia arriva da qualcosa che è presente all’interno di tutti gli smartphone e dei loro predecessori, i cellulari. Ve li ricordate? Si, non arriva affatto da applicazioni malevole.
Le conosciamo tutti. Queste, una volta installate, fanno si che inizi a girare un malware, uno spyware all’interno dei device in possesso. E, purtroppo, da quel momento iniziano i guai veri e propri per tutti. Comunicando con il server, gli hacker avranno libero accesso al dispositivo elettronico ed ai dati contenuti in essi. Si tratta di una minaccia reale, più volte riscontrata e segnalata nel corso di quest’ultimo periodo.
E sono stati prevalentemente gli utenti Android ad avere la peggio, dato che sono state individuate e rimosse quasi ottanta applicazioni dal Play Store di Google. Per non parlare, poi, dei tanti bug e delle tantissime vulnerabilità che hanno minacciato la tranquillità di tutti, sia degli utenti Android che di quelli iOS. E, poi, come non parlare del problema relativo ai cookie grazie ai quali gli hacker si impossessavano degli account Google.
Ora, però, la minaccia arriva dall’interno. Gli hacker, sfruttando una vulnerabilità insita all’interno di quelle che vengono chiamate “scie di luce”, possono fare il bello ed il cattivo tempo, attaccando gli smartphone degli utenti ignari e creando problemi enormi ad essi. Ancora una volta è minacciata la privacy di tutti. Nessuno potrà più essere sicuro. Si dovrà vivere sempre nel terrore.
Il problema è presente da tempo: la vulnerabilità viene sfruttata e per gli utenti sono guai.
Non potevamo non parlare di quest’altro problema che riguarda gli utenti in possesso di smartphone. Ma da dove arriva la minaccia? Beh, vi abbiamo accennato delle “scie di luce”. Questa vulnerabilità, una volta sfruttata, oltre a dare accesso a tutti i movimenti ed alle attività degli utenti, darà anche libero accesso a quelli che sono tutte le informazioni e tutti i contatti ed i dati sensibili contenuti all’interno del dispositivo preso di mira.
In parole povere, sarà tutto alla mercé di criminali informatici che, poi, avranno due strade da percorrere. La prima è sfruttare tutto per loro stessi, mentre la seconda riguarda la vendita a soggetti terzi di quanto rubato. In entrambi i casi, sfrutteranno tutto a loro favore. In pratica, il software è in grado, tramite l’illuminazione automatica del display, di capire i movimenti delle dita della mano.
In questo modo, sapranno cosa gli utenti fanno e digitando in un determinato momento. Attenzione, però, perché, al momento non è stata assolutamente sfruttata da nessuno. Ma secondo i ricercatori per gli hacker sarà un gioco da ragazzi. Basterà soltanto sistemare i tempi di risposta del software che, al momento, sono un po’ lunghi. Ma in futuro, sarà lo strumento di furti online.