Ciò che maggiormente interessa agli utenti, quando navigano in internet, è avere la propria privacy ampiamente tutelata ogni giorno.
Purtroppo, però, nella maggior parte dei casi non è affatto possibile. Tra inserimenti di indirizzi mail, accettazione dei cookie, si è sempre più “sotto controllo”, spiati e targetizzati. Insomma, non sfugge nulla a nessuno di tutti gli utenti. Sono tanti i soggetti che risultano essere interessati a quelli che sono gli interessi, le abitudini degli utenti di tutto il mondo.
Molto spesso, però, sono proprio gli utenti che attuano politiche errate durante la navigazione. E, pensando di ottenere maggiori livelli di tutela della privacy e navigare in totale anonimato nel web, ottengono il risultato opposto. Si pongono sotto dei riflettori luminosissimi. Ovviamente, non si viene tracciati soltanto tramite browser. Anche le varie applicazioni presenti sugli smartphone fanno il loro lavoro.
Si, perché ci sono degli strumenti di tracciamento delle attività all’interno di queste. Fatta questa dovuta premessa, c’è da dire che, però, ci sono dei modi per poter “diventare anonimi” in rete. Si, avete capito benissimo. Certo, non è proprio semplice diventarlo totalmente. Ma si posso ottenere dei risultati più che accettabile mettendo in atto delle mosse importanti.
Ecco cosa fare per tutelare la propria privacy ed essere delle vere e proprie ombre.
La prima cosa che bisogna provare a fare è, senza ombra di dubbio, è fare un repulisti di Tracker e di cookie. Sono loro i maggiori responsabili del tracciamento degli utenti sia sul web che attraverso le applicazioni presenti sui device in possesso. Ed abbiamo già avuto modo di accennarlo. Le aziende che maggiormente si rendono protagoniste di questa problematica sono Google, il colosso tech di Mountain View, e Meta.
Chrome è tra i protagonisti in negativo, dato che non blocca i Tracker e neanche il fingerprinting, attraverso il quale, basta la digitazione della tastiera per profilare gli utenti. Tra quelli che hanno maggiori tutele della privacy, troviamo un browser come Mozilla. Altrimenti , è il caso di sposare la causa Vpn. Ma.non è finita qui. Si, perché bisogna ponderare bene la scelta dei servizi utilizzati. Molti sono quelli che ritengono che bisogni stare lontani dai grandi colossi. Ad esempio, per quanto riguarda le piattaforme di messaggistica, sono tanti quelli che consigliano di abbandonare WhatsApp, di proprietà di Meta, in favore di altre come Signal. C’è più tutela della privacy.
Molta attenzione, poi, bisogna prestare a ciò che si va a condividere. Maggiori sono le notizie e le informazioni che vengono condivisi sul proprio conto online e più c’è il rischio di essere tracciati, schedati, riconosciuti e la privacy va a decadere velocemente. Un passo importante può essere quelli di cancellare tutto ciò che vi riguarda, dagli account mail a quelli social, ma che non utilizzate più da tantissimo tempo.
Certo, si tratta di operazioni che sembrano semplici, ma che, in realtà, hanno bisogno di procedimenti lunghi e noiosi. Ma una volta messi in atto, potrete cominciare una nuova vita, affidandovi a sistemi operativi che hanno livelli di tutela della privacy davvero altissimi. Su questi, troviamo Tails che bisogna installare ogni volta che lo si vuole utilizzare o GrapheneOS per tutti i dispositivi Android.