La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici maggiormente utilizzati, oggigiorno, nelle abitazioni di tutte le famiglie italiane.
Il primo esemplare di questo dispositivo ha fatto la sua comparsa, nel nostro paese, tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta del secolo scorso. L’anno preciso è da identificarsi nel 1946, nell’immediato dopoguerra. E da quel momento ne ha fatta di strada. Si, perché in quel periodo non tutte le famiglie potevano permettersi un elettrodomestico del genere.
Poi, pian piano, col passare del tempo si è diffusa sempre più ed oggi risulta essere un aiuto di fondamentale importanza per le famiglie. Ciò è dovuto dal fatto che i ritmi della vita sono sempre più frenetici e si ha bisogno di velocizzare quelle che sono le attività domestiche. Pensiamo, ad esempio, alle aspirapolveri, alle lavatrici ed alle asciugatrici.
Nessuno fa più fatica fisica ed allo stesso tempo si impiega meno per svolgere tutte le mansioni. Ed anche la lavastoviglie gioca un ruolo fondamentale. Si riesce a pulire a fondo piatti, bicchieri, pentole senza stare ore con le mani sotto il rubinetto. Basta inserire tutto al suo interno ed il gioco è fatto. In poco tempo, sarà tutto pulito alla perfezione e si eviterà anche un enorme spreco di acqua.
Purtroppo, però, come tutti i dispositivi presenti in casa, si tratta di un apparecchio energivoro. E sappiamo tutti quanto costi, oggigiorno, la componente energetica. Dato che, ormai, non se ne può più fare a meno, però, bisogna capire quale sia il programma di lavaggio adatto a raggiungere quello che è l’obiettivo primario, ovvero il risparmio in bolletta. Di programmi ce ne sono tanti, ma nessuno conosce la funzionalità giusta. Eppure è su tutti i modelli di questi dispositivi.
Ed aggiungeremmo che farà respirare quelle che sono le finanze delle famiglie italiane. Ovviamente, però, bisogna partire dal presupposto che, per risparmiare e far funzionare al meglio la lavastoviglie, bisogna caricarla alla perfezione. Soprattutto, bisogna farla partire a pieno carico ed eliminare i residui di cibo da ciò che si immette al suo interno. Passiamo, ora, ai cicli di lavaggio.
Come abbiamo già avuto modo di dire, ci sono diversi tipi di lavaggio. C’è quello “normale” che dura circa un’ora e raggiunge temperature intorno ai 60°. Utile per i lavaggi quotidiani e con stoviglie poco sporche. Poi, troviamo il lavaggio “ECO“, che ha una durata enorme, ma consente di risparmiare acqua ed energia elettrica nonostante la sua durata. Attenzione, però, perché non sempre si rivela efficace in caso di sporco eccessivo ed incrostato. Se, poi, volete risparmiare, non dovrete ricorrere al programma “intensivo“.
In questo caso le temperature daranno altissime. È si efficace, ma consumerà un botto di energia. Discorso diverso, invece, per il programma di lavaggio automatico. Si, perché, in questo caso, la temperatura, l’acqua utilizzata, la durata, saranno regolate in maniera automatica in base allo sporco presente sulle stoviglie e alla quantità delle stesse. Infine, c’è il programma rapido. Dura molto meno degli altri. Pensate che la sua durata varia dai 30 ai 60 minuti al massimo. La temperatura raggiunta è intorno ai 40° centigradi, consuma meno acqua, meno energia ed anche l’asciugatura dura di meno. È utile per il risparmio, ma bisogna utilizzarlo solo in caso di stoviglie poco sporche.
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