Google mostra su internet il futuro: basta una semplice combinazione di parole per mostrarti l’incredibile | Non potrai crederci – [VIDEO]

IA – depositphotos – Passionetecnologica.it

Google lancia Lumiere, la nuova intelligenza artificiale generativa finalizzata alla creazione dei video.

Dopo aver fatto licenziare e aver impoverito migliaia di artisti, ora l’intelligenza artificiale prende di mira i videomaker, all’insegna di un inseguimento di ogni professione creativa o culturalmente arricchente. Google ha infatti annunciato Lumiere, una nuova intelligenza artificiale generativa capace di creare video ad hoc. Il nome è un chiaro riferimento ai mitici fratelli inventori della macchina da presa e del proiettore cinematografico.

La nuova intelligenza artificiale è di origini israeliane, essendo stata inventata dal Weizmann Institute of Science e dall’Università di Tel Aviv. Ma che cosa può fare Lumiere?

Si tratta di una IA abbastanza flessibile; è capace infatti di far muovere un peluche; oppure di animare un quadro; o ancora di creare un video da zero partendo da una descrizione testuale, da un paio di righe di codice.

Allo stadio attuale non si tratta certo di video lunghi; piuttosto mini sport di cinque secondi con risoluzione di 1024×1024. La struttura di base viene definita STUNet (Space-Time-U-Net) e permette di creare il video in un unico momento, senza fasi intermedie. Non vi è pertanto il classico ‘assemblaggio’ dei fotogrammi.

Le incognite e i vantaggi di Lumiere, uno sguardo a trecentosessanta

Qual è il lato oscuro di Lumiere? Si conosce la quantità di fonti sulle quali è stata allenata ma non da dove provengono; 30 milioni di video, infatti, ma da dove sono stati prelevati? Trattandosi di Google sembra naturale osservare ipotizzare che provengano dalla rete; e che fossero tutti di proprietà personale dell’una o dell’altra persona. Un’appropriazione indebita, pertanto; e se Google è estremamente rigida sulla violazione del copyright da parte dei suoi utenti, quando è il colosso a farlo, a commettere ‘scraping’ dei contenuti sulla rete, la qual cosa non sembra destare proteste. D’altronde è già avvenuto con l’intelligenza artificiale generativa per le immagini della Rete.

Lumiere – depositphotos – Passionetecnologica.it

Le funzionalità di Lumiere prevedono la possibilità di utilizzare l’inpainting, cioè di modificare singoli dettagli, la cinematograph onde aggiungere movimento in specifiche scene e la generazione stilizzata che consente di avere uno stile specifico. Naturalmente Lumiere è indirizzata, qual è tradizione dell’IA, agli utenti che non vogliono faticare a imparare come gestire un video o che non hanno il tempo o la volontà di pagare un professionista per un lavoro adeguato.

Un’altra paura correlata a Lumiere è che venga utilizzata per creare contenuti falsi e/o atti alla disinformazione; le famose fake news i cui tanto si è discusso negli ultimi anni, dal 2017 ad oggi.