La Apple prepara per il mercato europeo un negozio digitale assai particolare e la ragione risiede nella legislazione antitrust dell’Unione Europea.
A seguito delle nuove regolamentazioni introdotte dall’Unione Europea l’Apple dividerà il proprio iconico negozio in due diverse versioni, a seconda che si provenga o meno dall’UE. L’App Store pertanto si sdoppia; o se si preferisce ne viene creata una versione ad hoc per il mercato europeo. Una decisione presa a seguito della decisione dell’UE di chiedere che si abiliti il ‘sideloading‘ delle app.
La legge in questione è nota come il Digital Markets Act (DMA) e ha largamente irritato Apple, tradizionalmente allergica a ogni restrizione governativa o, nel caso europeo, sovranazionale. Vi è ancora tempo, ma non così tant; solo fino al 7 marzo, poco più che un mese e mezzo. Insomma, le scadenze incombono.
Proprio una settimana addietro, all’alba del nuovo anno, il responsabile dell’antitrust di Bruxelles Margrethe Vestager ha incontrato il CEO di Apple Tim Cook all’Apple Park, ricordandogli con sua grande irritazione che presto Apple dovrà consentire agli utenti europei di installare app di altri gestori, non solo della Apple stessa.
Come se non bastasse, aggiungendo danno alla beffa, Apple dovrà consentire agli sviluppatori di applicazioni per la Apple di promuovere le proprie app anche in altri negozi e dovrà consentire l’utilizzo di mezzi di pagamento diversificati. Si tratta di uno dei primi casi dove la Apple dovrà modificare in maniera consistente le proprie politiche spinta da un’entità esterna.
La situazione in realtà però si complica con grande facilità, considerando come secondo la Apple non vi sia solo il negozio principale, ma cinque App Store: rispettivamente per iPhone, per iPad, per computer Mac, per Apple Tv e per Apple Watch. Cinque diversi negozi per cinque diversi dispositivi, insomma. Secondo invece l’UE si tratta di un’unica piattaforma.
Ma perchè questo escamotage da parte degli avvocati della Apple, ai limiti del grottesco? Ecco, affermando di avere cinque negozi, invece di uno solo, la Apple può legittimamente affermare che non vi è, da parte sia, alcun monopolio, difendendosi dalle accuse dell’Antitrust.
Appare però difficile che una simile mossa possa produrre risultati concreti, anzi; l’UE sembra ben determinata nel proseguire la propria azione legale. Però, potrebbe far guadagnare alla Apple del tempo aggiuntivo, a confronto con la scadenza imminente di inizio marzo.
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