Questa parola, “Kakebo”, ovviamente, non ha origini italiane, ma il metodo ad essa associato, risulta essere fondamentale per l’economia familiare.
In particolar modo, i. Questo periodo si ha bisogno di appigliarsi a qualcosa che possa realmente far risparmiare un buon gruzzoletto di soldi. Sappiamo benissimo cosa sta accadendo. C’è crisi economica, sociale ed energetica. Ed il tuto ha avuto inizio, ormai, quattro anni fa con l’avvento del COVID che ha mietuto numerosissime vittime in tutto il mondo. E quando sembrava essere finita l’emergenza, eccone arrivare un’altra.
Parliamo del conflitto tra Russia ed Ucraina, al quale, adesso, fa eco quello in Medio Oriente. Entrambi stanno mietendo tantissime vittime innocenti e, in particolar modo, soprattutto in Medio Oriente, queste sono bambini. Tutto ciò ha fatto sì che la crisi economica durasse a lungo ed al momento non si vede ancora quella che da tutti è detta la “luce in fondo al tunnel”.
I prezzi di tutti i beni e di tutti i servizi sono aumentati a dismisura. Come se non bastasse, poi, anche l’inflazione ha raggiunto valori davvero assurdi. Ed i conti correnti degli italiani si stanno depauperando. Per questo motivo, tutte le famiglie si stanno appoggiando a consigli e trucchetti che si leggono e si visionano in giro per il web. C’è chi vuole risparmiare in bolletta, chi sulla spesa.
Ma il comune denominatore è sempre e soltanto lo stesso: il risparmio. Tra i tanti metodi utili ad ottenerlo, c’è il “metodo Kakebo” che ha origini in un paese lontano, il Giappone. Inoltre, è stato messo a punto nel lontano 1908. In pratica, risale a più di un secolo fa. Eppure, non dovete affatto pensare che sia qualcosa di anacronistico. Sono tanti, infatti, quelli che hanno iniziato a seguire questi consigli ed hanno già avuto i frutti sperati.
Innanzitutto, bisogna capire cosa sia il Kakebo. Questa non è altro che un’agenda domestica sulla quale tenere traccia sia dei soldi a disposizione mensilmente sia delle spese affrontate e da affrontare. Inoltre, si può impostare anche una cifra che si vuole risparmiare. È divisa per i dodici mesi dell’anno, ed ogni mese è suddiviso tra entrate ed uscite. Le entrate, ovviamente, derivano dagli stipendi.
Ecco il metodo Kakebo per risparmiare un botto – depositphotos – www.passionetecnologica.itMentre le uscite equivalgono sia a quelle solite, come mutui, prestiti, contratti di fitto, sia a quelle come per visite mediche impreviste o riparazioni auto. Ovviamente, non bisogna dimenticare di inserire le spese del.ristorante, di un viaggio. Vanno scritte anche gli esborsi per la spesa settimanale e mensile, per le bollette. Insomma, va messo tutto! Ma c’è da scrivere, come già accennato anche la cifra che si vuole mettere da parte.
E sottraendo alle entrate questa somma e le uscite, si ottiene ciò che si ha a disposizione nel mese solare. Bisognerà, poi, procedere ad una sorta di monitoraggio mensile o anche trimestrale, per capire se la strada intrapresa sia quella giusta o se ci siano accorgimenti da mettere in atto. Pensate che se si seguono pedissequamente tutte le istruzioni, potrete arrivare a risparmiare un bel gruzzoletto alla fine dell’anno. Magari vi servirà per andare in vacanza!
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