Ormai, agli utenti Google sembra di impazzire a causa delle tantissime problematiche riscontrate, soprattutto, nell’ultimo anno.
Ma la notizia che è giunta nelle ultime ore, li ha fatti andate completamente fuori di testa. Si, avete capito benissimo. E tutto ciò perché si parla di privacy non tutelata! Andiamo per gradi. Prima di arrivare a ciò che gli utenti hanno appena saputo, bisogna fare il punto della situazione dei problemi riscontrati dagli utenti Google, compreso quelli mobile.
Si, perché non si può non menzionarli. È dall’inizio dello scorso anno che non si sta capendo praticamente nulla. Pensiamo, ad esempio, ai problemi ricorrenti relativi ai bug ed alle vulnerabilità zero day che sono anche state ampiamente sfruttate dai criminali informatici. E, come non parlare, poi, delle applicazioni malevole scaricate dal Play Store di Google.
All’inizio dell’anno ne sono state scovate ed eliminate, per fortuna, dall’azienda stessa, ben sessanta di queste. Ma, a dicembre scorso, il problema si è riproposto, seppur in forma più lievi. In quel caso le applicazioni erano “soltanto” tredici. Per fortuna che il colosso tech di Mountain View si è messo subito all’opera per porvi rimedio ed ha eliminato dal suo App Store queste applicazioni.
In più, ha consigliato a tutti di eliminare, in entrambi i casi, anche dai loro smartphone in maniera definitiva. Contestualmente a questo problema, poi, si è scoperto che gli account Google erano sotto attacco informatico. E lo erano attraverso i cookie. Gli utenti riuscivano ad entrare all’interno degli account e fare il bello ed il cattivo tempo, senza aver bisogno della password. Ed ora, ecco un problema “confezionato in casa”. Si, perché è stata Google stessa a crearlo!
Ebbene sì, il protagonista, in negativo ovviamente, di tutta questa vicenda era Google Chrome, il browser del colosso di Mountain View. Che poi risulta essere anche quello maggiormente utilizzato dagli utenti nel mondo. In pratica, dovete sapere che, non solo si veniva spiati durante la navigazione “tradizionale”, ma venivano catturati dati anche in altre situazioni.
Si, avete capito benissimo. Google spiava tutti anche durante la navigazione in incognito, quella utilizzata per fare sì che ciò che si cercava, non solo non venisse visto dagli altri utenti che utilizzavano il device, ma che rimanesse nel totale anonimato. Si è scoperto, invece, che Google teneva traccia di tutto. Ed è arrivata anche l’ammissione di questa pratica scorretta da parte dell’azienda.
Insomma, gli utenti sono stati letteralmente presi in giro. Attenzione, però, perché la cronologia resta nascosta agli altri utenti in modalità incognito, ma Google vede tutto. Ed ora, quando si aprirà una scheda in incognito, si noterà che l’avviso è cambiato e che Google e gli altri siti web raccolgono comunque tutti i dati. Ma per navigare in pieno anonimato come si deve fare? Beh, bisogna soltanto avvalersi dei servigi di una VPN.
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