Il mercato del lavoro può essere paragonato ad una giungla popolata da bestie feroci sempre pronte a fare, di tutti, un sol boccone.
In special modo in quest’ultimo, lunghissimo periodo, ci si ritrova a fare i conti con quella che è stata la politica errata del lavoro. Ma su questo non ci dilungheremo più di così. Si, perché, c’è una notizia davvero scioccante che sta facendo il giro del web lasciando davvero di stucco tutti, in particolar modo gli studenti universitari, alcuni già laureati ed altri ancora no. Secondo IBM, infatti, alcune lauree non servirebbero ad entrare nel mercato del lavoro.
O meglio, non si è competitivi. Tale notizia potrebbe risultare di fondamentale importanza per quanti, quest’anno, si ritrovano ad affrontare l’esame di maturità e, di conseguenza, la scelta di una delle facoltà universitarie per proseguire i propri studi e formarsi nell’ambito più congeniale alla propria personalità ed esperienza. Questi potranno beneficiare dei “consigli” che sono arrivati da poco.
Ma tale notizia ha gettato praticamente nella disperazione tutti coloro i quali hanno già conseguito, da poco o da molto non fa differenza, la Laurea presso una di queste facoltà. Ed anche coloro che sono in procinto di laurearsi non se la passano proprio bene. Si, perché lo sconforto li ha avvolti in pieno. Anni ed anni di studi, di sacrifici che potrebbero effettivamente non essere serviti a nulla.
Sarebbe un vero e proprio dramma, non credete? Eppure è quanto sta girando nelle ultime ore. Ad asserire ciò, non siamo noi, ma è stato un dirigente IBM. Vediamo, allora, nel dettaglio, quali sono i percorsi di studi che bisognerebbe non prendere in considerazione in virtù del cambiamento di quello che è il mercato del lavoro odierno. Ne resterete davvero a bocca aperta.
Rivedere il proprio percorso di Laurea aiuterà nel mondo del lavoro.
In particolar modo, IBM si sofferma su quello che è il settore informatico. Si, perché, in questo caso, con l’avvento delle nuove tecnologie e, soprattutto dell’Intelligenza Artificiale, non sarà più fondamentale aver conseguito un titolo di studio in materie informatiche. O meglio, non servirà più la Laurea in informatica. Purtroppo è proprio così. Certo, non è che spariranno gli informatici.
Non è questo il succo del discorso. Ma se prima c’era bisogno di avere le competenze in ambito tecnologico, informatico, ora basterà anche avere capacità creative, di pensiero critico ed il gioco è fatto. Quindi? Tutto ciò cosa vuole dire? Bisogna meditare sulla scelta di intraprendere studi informatici e, magari, rivederla. Ma su quali studi bisogna focalizzarsi? Beh, secondo IBM, il futuro sarà rappresentato dalle facoltà umanistiche
Ebbene sì, avete capito benissimo. Maggiori competenze in questo campo e maggiore proprietà di linguaggio, unite alla capacità creativa, basteranno a fare sì che si possa trovare lavoro nel settore informatico. Ovviamente, un ruolo fondamentale per questo assurdo cambiamento lo ha rivestito e continuerà a rivestirlo l’avvento dell’Intelligenza Artificiale. Ovviamente, ci sarà bisogno anche delle competenze informatiche!