E’ una lotta, quella del settore e-commerce, davvero spietata e le battaglie si giocano in campo aperto e senza esclusione di colpi!
E, ovviamente, parliamo anche di colpi bassi che rasentano il limite della legalità. Ed è questo il caso di due degli e-commerce maggiormente utilizzati al mondo e che arrivano, entrambi, dalla Cina. Parliamo di Temu e di Shein. Il primo è stato fondato solo un anno fa e, pur essendo di proprietà di un’azienda cinese, la sua sede è a Boston, negli Stati Uniti d’America.
Il secondo, Shein, è attivo da più tempo. E’ stato fondato, infatti, nel lontano 2008, ma, come ben sapete, il suo successo è arrivato nel 2012. Sin dall’arrivo di Temu, però, Shein ha intrapreso delle azioni legali contro l’ultimo arrivato, Lo ha accusato di violazione del copyright già un anno fa. E la risposta di Temu non si è fatta attendere.
Sì, perché, solo sette mesi dopo, precisamente a luglio di quest’anno, Temu ha lanciato un’accusa davvero molto forte nei confronti di Shein. Sì, secondo l’azienda più giovane, quest’ultima aveva minacciato i produttori e li aveva costretti ad accordarsi esclusivamente con essa, tentando, in questo modo, di far fuori dai giochi proprio Temu.
Dopo un lungo braccio di ferro, però, le due aziende sono addivenute ad un accordo ed hanno, reciprocamente, ritirato le proprie accuse nei confronti del proprio competitor. Sembrava si fossero calmate le acque, finalmente, ed invece non è affatto così. E’ successo altro ed ora, Temu, è decisa a tirare dritta per la sua strada.
Temu contro tutti: ora vuole spazzare via tutti, Shein in primis.
Non c’é pace nel settore e-commerce mondiale. E la lotta, adesso, si fa ancora più serrata, più spietata del solito. Ed i protagonisti principali sono sempre loro: Temu e Shein. Sembrava, come abbiamo già avuto modo di accennare in precedenza, che si fosse addivenuti ad un accordo e che le accuse fossero state ritirate in maniera definitiva.
Ed invece, non è affatto così. E’ tornata alla carica proprio Temu. E questa volta le accuse sono davvero pesanti. Si parla oltre che di violazione di Copyright anche di altro. E questo si avvicina ad un comportamento dallo stile e dai toni mafiosi. Sì, avete capito benissimo. Secondo Temu, Shein sta procedendo a delle intimidazioni ai fornitori.
Questi vengono, infatti, contattati per far sì che abbandonino definitivamente la piattaforma più giovane in favore proprio di Shein. E’ un modo come un altro per tenere a bada e, finanche, fermare quella che è l’ascesa del nuovo e-commerce arancione. Insomma, la lotta è dura, anzi durissima e staremo a vedere quel che accadrà.