Per chi non ha fiducia nelle offerte di Intesa Sanpaolo, vi è sempre l’alternativa – vecchia, ma affidabile – delle Poste e delle sue ‘Supersmart’.
Mentre il servizio postale italiano fatica sul fronte delle consegne e delle spedizioni – vi sono generali difficoltà coi portalettere in tutto lo Stivale – le Poste continuano invece a rafforzare le offerte finanziarie. Specie sul fronte di uno dei due prodotti, assieme alla Postepay, di maggiore successo: i ‘famosi’ libretti postali.
Poste Italiane ha infatti lanciato le nuove offerte Supersmart volte a rivoluzionare l’offerta disponibile. Tempo di fare bye bye alle offerte della concorrenza, specie di banche classiche quali Intesa SanPaolo? Difficile da scrivere, certo la competizione è sempre più accesa.
Dopo l’eliminazione dei libretti al portatore, eliminati dal 2021, i nuovi libretti hanno sempre più funzioni disponibili; davvero di ogni tipo e di ogni genere. Tuttavia rimane l’ostacolo principale; non potervi accreditare lo stipendio, né usarli per pagare nei negozi fisici od online.
In particolare la regina di questo nuovo modello di libretto è la Supersmart Premium 540, i cui profitti su sono duplicati, anzi raddoppiati a tutti gli effetti. Si sta infatti rapidamente avviando ad essere la nuova ‘ammiraglia’ delle offerte delle Poste.
Tutte le caratteristiche della Supersmart Premium 540, ecco le particolarità
La nuova Supersmart Premium 540 consente di avere un rendimento del 4% su quanto accantonato negli ultimi 540 giorni, cioè più di un anno addietro. Un offerta facilmente attivabile da tutti coloro che hanno un libretto smart e lo utilizzano con una certa continuità.
L’offerta può essere attivata tramite sito delle Poste Italiane, l’app Bancoposta o direttamente presso gli uffici delle Poste. In quel caso è necessario portare con sé una copia della carta identità e del codice fiscale. L’offerta è già attivabile dallo scorso 15 novembre fino al 10 gennaio 2024.
Le somme, onde generare il rendimento, devono essere versate tramite bonifico bancario, assegni bancari o, infine, accredito di stipendi e pensioni. Basta un accantonamento minimo di mille euro onde ‘mettere in moto’ l’offerta, con tutte le sicurezze proprie di un deposito garantito dallo Stato Italiano.
Occorre infine evidenziare che gli interessi sono accreditabili solo se il libretto viene utilizzato per l’intera durata dell’offerta, senza essere chiesto prima; altrimenti, nel caso si voglia chiudere il libretto, verrà applicato il Tasso Base pro tempore vigente. Una scelta che tuttavia ci auguriamo nessuno debba compiere.