La crisi economica, sociale ed energetica, attanaglia sempre di più tutte le famiglie italiane e non si vede ancora alcuna via di uscita.
Anzi, le previsioni sono alquanto nere. Certo, a dare un po’ di respiro alle finanze degli italiani c’é il bonus bollette. E, poi, ci sono tutti quei trucchetti che vengono messi in atto per far sì che si possa ottenere una buona dose di risparmio. Ne abbiamo visti tantissimi nel corso del tempo. E questi riguardano tutti i dispositivi presenti nelle abitazioni.
Tra i vari elettrodomestici presenti in casa, però, ce n’é uno che ha bisogno di parecchia energia per poter funzionare e svolgere al meglio tutte le sue funzioni. Parliamo dello scaldabagno. E non importa se questo sia alimentato a gas o ad energia elettrica. In entrambi i casi, il peso in bolletta è davvero stratosferico e farà sì che arrivino fatturazioni da capogiro.
Ed in questo periodo in cui le bollette hanno subito aumenti all’inizio dell’autunno, precisamente nel mese di ottobre e le previsioni parlano di nuovi aumenti in arrivo con la stagione più fredda e buia dell’anno, ecco che bisogna capire quale tra lo scaldabagno elettrico e quello a gas, sia più conveniente dell’altro.
E ciò vuol dire che lo scaldabagno debba essere quasi sempre in funzione. Solo così la casa risulterà più calda e donerà quella dose di relax dopo un’intera giornata di lavoro. Vediamo, allora, quale scaldabagno scegliere per dare un po’ di respiro alle finanze familiari già martoriate dalla crisi nera, terribile terrificante in atto.
Scaldabagno elettrico o a gas: quale fa risparmiare di più?
E’ questo l’interrogativo maggiore di tantissime famiglie italiane che si ritrovano ad avere uno dei due modelli di scaldabagno nelle loro abitazioni. Vogliamo, però, ribadire, che entrambi, siano i dispositivi nelle case più energivori. Sono dei veri e propri vampiri di energia, nonostante siano molto, ma molto amati dagli utenti.
Lo scaldabagno a gas, funziona più o meno come una caldaia. Produce l’acqua sanitaria di cui le famiglie necessitano. Non ha un serbatoio, ma riesce a riscaldare subito l’acqua necessaria. Quando si chiude il rubinetto, lo scaldabagno smetterà di funzionare. Quello elettrico, invece, ha bisogno, ovviamente, di energia elettrica.
Anche in questo caso serve a produrre l’acqua calda sanitaria. Ha un serbatoio ed il termostato esterno permetterà di vedere quale sia la temperatura raggiunta dall’acqua. Ogni volta che l’acqua si raffredderà, lo scaldabagno tornerà in funzione per far sì che gli utenti abbiano sempre l’acqua calda necessaria.
Ma quale dei due è il migliore? Qual è il più conveniente?
Quello elettrico è meno grande e può essere installato dovunque in casa. In più, nonostante i costi del gas siano minori, lo scaldabagno elettrico risulta essere la migliore soluzione. E ciò perché riesce a tenere costante la temperatura dell’acqua sanitaria ed i costi per la sua installazione sono di gran lunga minori.