A quale elemento porre attenzione, quando si usa un ATM? Ecco una breve guida per il turismo estero.
Viaggiare impone, ad un certo punto, il ricorso a un ATM per il ritiro del contante. Tranne nei paesi nordici, il resto del mondo continua a usare denaro sonante; e la situazione non sembra destinata a cambiare in tempi brevi. Banconote, monete, in definitiva, per usare un’espressione inglese “cash“.
Eppure accedere a un ATM può rappresentare un rischio concreto, da non sottovalutare affatto. Gli sportelli all’estero possono infatti rappresentare potenziali trappole con le quali sottrarre contante al turista distratto ingenuo.
Il primo elemento a cui porre attenzione è che non vi siano tassazioni di sorta; molte carte da credito, utilizzate all’estero, impongono prezzi più o meno alti; da 1 a 3,50 solo per prelevare modeste somme da utilizzare. Il soggetto, spesso disperato, vi ricorre comunque.
Nel caso di prelievi di piccole somme, questo genere di tassazioni può risultare estremamente iniquo; ad esempio se prelevo 10 euro, una tassa di 2 euro, qual è il caso spesso della Postepay, corrisponde a (quasi) il 20% del totale.
Quale ATM usare all’estero? Ecco come fare attenzione
Innanzitutto occorre porre attenzione a quale ATM si va utilizzando; il suo posizionamento nella geografia cittadina è infatti fondamentale. Un ATM posizionato presso una banca o un supermercato è affidabile, specie della filiale della carta di credito o debito in questione; gli ATM invece presenti presso gli angoli della strada, i negozi di souvenir turistici e le stazioni di servizio sono (quasi) sempre truccati per esigere tasse assai onerose sul proprio conto bancario.
In generale gli ATM indipendenti andrebbero, all’estero, evitati; si tratta di trappole rivolte specificatamente ai turisti, alla pari dei ristoranti col menù senza prezzi e solo in inglese o dei negozi coi souvenir prodotti in Cina. Meglio non usarli, onde evitare sgradevoli incidenti. In generale il rischio di truffe, quando si utilizzano gli ATM all’estero è molto alto, se si è in una zona frequentata dai turisti e conosciuta dai locali per essere popolata di persone facili da raggirare.
In generale gli ATM che non appartengono alla propria banca, al proprio circuito nativo, vengono all’estero tassati molto di più a confronto con quanto avviene ‘in patria’; pertanto vale la pena cercare, laddove possibile, un’alternativa, a costo magari di perdere qualche ora in più a spesso nella città scelta per i propri peregrinaggi turistici.