Pagamenti con il Pos e detrazioni fiscali, ecco l’unico caso in cui è possibile richiederle senza cadere in errore.
I pagamenti elettronici per tutti gli italiani sono ormai diventati una realtà. Occorre rassegnarci che con la crescente digitalizzazione delle banche e non solo, i contanti cadranno in disuso per lasciare spazio a carte di credito e pagamenti con sistemi elettronici come quelli integrati in smartphone e smartwatch.
Purtroppo, soprattutto le persone più anziane, fanno ancora molta fatica ad approcciarsi con questi nuovi modelli di pagamento. Molto più semplice per coloro che sono giù abituati agli acquisti online e sanno bene che è sufficiente un click per procedere in maniera semplice e veloce.
Ma se lo scambio tra il bene o il sevizio acquistato e il denaro in contanti è veloce ed immediato, il pagamento con il Pos, potrebbe richiedere un lasso di tempo maggiore. Ci spieghiamo meglio. Nel momento in cui si inserisce la carta nel Pos e di digita il codice si autorizza il pagamento. La cifra da pagare, viene bloccata sul conto della persona che ha effettuato il pagamento, ma per l’effettivo addebito ci vogliono alcuni giorni.
A questo punto ci si chiede quando il pagamento risulta essere effettivo e quindi può essere riportato nella dichiarazione del 730.
Pagamento con il Pos, quando si ritiene effettivo
A primo impatto potrebbe sembrare un argomento ostico, un ulteriore ostacolo che si frappone tra il cittadino e l’utilizzo dei pagamenti elettronici, che in tutta sincerità sono in grado di semplificare e non poco la vita di ogni singolo cittadino.
Il quando si possa registrare un pagamento effettivamente avvenuto nel rendiconto delle spese effettuate è un dato sì, importante, soprattutto se il pagamento avviene a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio di quello successivo, ma non così difficile come si possa pensare.
La data corretta
Per tutti coloro che devono inserire una spesa effettuata nel loro 730 precisiamo che, la data da prendere in considerazione è quella del momento in cui il pagamento è stato effettuato. Quindi la giornata in cui si è acquistato e quindi pagato il bene o il servizio.
Questo vale in maniera universale considerando che poi i reali tempi di addebito dipendono da tempi tecnici su cui spesso interferiscono alcuni elementi esterni. A tutti gli effetti, la data di contabilizzazione non importa nulla all’ente preposto al controllo.