C’è stata un’importante scoperta a proposito di Marte, una novità che scalderà gli animi. Ma non è quanto molti immaginano.
Marte, il misterioso pianeta rosso. Da decenni ci si interroga sul pianeta ‘della guerra’ per la mitologia: scienziati, astronomi, poeti e scrittori si accapigliano con grande entusiasmo sulle origini del pianeta, se ospiti la vita o se, nel lontano passato, abbia avuto vita (intelligente o meno). Nel tempo, coi decenni, si sono susseguite le più fantasiose ipotesi e diversi, ambiziosi, progetti di colonizzazione.
Però pochi si sono interrogati sul fenomeno esattamente contrario, cioè su come Marte o meglio i suoi frammenti possano giungere sulla Terra. Naturalmente non stiamo parlando né di alieni, né di misteriose invasioni marziane. Più prosaicamente Marte può giungere sulla Terra tramite meteoriti.
Nel caso in questione ci stiamo riferendo al meteorite ‘Tissint’; quinto meteorite marziano sulla Terra, con 7 chilogrammi di dimensione, e qualche milioncino di anni sulla schiena. Non è il meteorite più grande approdato sulla Terra, ma è certo uno dei più interessanti.
Secondo uno studio del 2012, il meteorite sarebbe stato espulso da Marte con una violenta esplosione e sarebbe poi giunto sulla Terra attraverso un’incandescente atmosfera terrestre, ‘impattando’ sulla crosta 700mila anni fa. Il ritrovamento è avvenuto nell’assolato Marocco, presso il villaggio di allevatori di Tissint (da cui il nome). I pastori avevano notato delle strane rocce tra le colline, certo non afferenti alla sabbiosa geologia locale.
Perché il meteorite marziano è così importante per la ricerca
Un team di ricerca internazionale ha svolto proprio negli ultimi tempi una nuova ricerca nell’ambito, scoprendo che quel meteorite è molto più che una semplice ‘roccia’, ma contiene ancora traccia della vita organica sul pianeta ‘rosso’. I frammenti in questione presentano non tracce di vita, ma semplici molecole organiche.
Le molecole in questione sono atomi di carbonio legati all’idrogeno; possiamo poi ritrovarvi anche azoto e ossigeno. La presenza di queste molecole è a sua volta fondamentale per la creazione della vita. Ritrovarle è pertanto di eccezionale interesse.
Il team di ricerca ora è impegnato nello scoprire come e perché queste semplici, eppure fondamentali molecole si sono formate. Non si tratta della favoleggiata scoperta della vita aliena su Marte, ma è un primo, piccolissimo eppure importante, inizio. Verranno mai scoperte tracce della vita aliena su altri pianeti? Solo il tempo (e la ricerca) potranno confermarlo.