Il contactless risulta il più utilizzato tra i pagamenti pos, tuttavia è bene chiedere sempre la ricevuta: il motivo ti sorprenderà.
Negli ultimi anni, lo strumento contactless è diventato un vero e proprio pagamento digitale per eccellenza in Italia. A far emergere questa realtà è stato uno studio di SumUp, che ha effettuato una fotografia completa della situazione: il 78,1% dei pagamenti digitali sono effettuati con il contactless e i settori che sembrano maggiormente apprezzare, sono la ristorazione e i servizi legali.
Ad oggi i metodi di pagamento si sono evoluti: acquistando un pos aggiornato o semplicemente un dispositivo in grado di permettere questo mezzo di pagamento è possibile offrire questo servizio alla clientela. Il punto forte è sicuramente la comodità: con cifre che girano intorno ai 25/30 euro, è possibile pagare con la carta senza inserire il codice pin. In alcuni casi, previa richiesta alla banca di riferimento, è possibile utilizzarlo fino a cifre come 50 euro.
L’espansione non è finita qui: per mezzo delle app apposite, come per esempio Wallet (disponibile sia per Android che per iPhone), è possibile utilizzare il proprio telefono per pagare i propri servizi con il pos, senza la necessità di portare la carta con sé.
La tecnologia sta letteralmente prendendo il sopravvento sul denaro contante, ma siamo sicuri di saper utilizzare questi strumenti in maniera corretta?
Pos e contactless: controlla sempre i tuoi pagamenti
Quando si effettua un pagamento con la nostra carta, difficilmente chiediamo lo scontrino, a meno che non sia lo stesso esercente a fornircelo. Questa condizione non risulta solo sbagliata nei confronti del fisco, ma anche per la nostra sicurezza.
Con il pagamento Pos con contactless infatti, non vediamo l’importo che dobbiamo all’esercente, come avviene invece durante un pagamento con codice pin, dove ci viene palesemente mostrata la cifra dovuta.
Ora mettiamo caso che il barista digiti l’importo sbagliato nel dispositivo; noi ci accorgiamo dell’errore solamente dopo aver effettuato un estratto conto o dopo un controllo nell app. Se ci ragioniamo bene, questo scambio di cifre può essere dovuto ad un semplice errore, ma può tranquillamente tramutarsi in un vero e proprio tentativo di sovrapprezzo fatto passare per ‘casuale’.
In altri casi invece, esiste la possibilità che si verifichi un errore di sistema; il lettore pos non ha letto correttamente la carta, dando errore. In questo caso esistono due possibilità: la prima è che si verifichi un doppio addebito con pre- autorizzazione, che può essere annullato tranquillamente. In questo caso l’importo pagato doppio non sarà utilizzabile, ma neanche contabilizzato e nel giro di circa due giorni tornerà disponibile. Nel secondo caso invece, l’errore non viene stornato: quando questo succede, sarà necessario recarsi dall’esercente armati di scontrino, per ottenere il rimborso della somma dovuta al doppio incasso.