Possedete una piccola attività? Siete liberi professionisti e avete necessità di accettare pagamenti elettronici? Giunge per voi una bellissima notizia.
Nonostante il governo Meloni affermasse il contrario, l’obbligo di accettare pagamenti con valuta elettronica, tramite ad esempio mastercard, visa, prepagate d’ogni genere e provenienza, è rimasto in vigore, comprensivo anche di cifre piccole, se non irrisorie. C’è qualche ‘scappatoia’ per edicolanti e tabaccai, ma di scarso rilievo. Chi si rifiuta, rischia una sanzione di 30 euro, maggiorata del 4% del pagamento digitale rifiutato.
Per cercare di alleviare il peso per i piccoli negozianti, propensi a una massiccia evasione nella gestione dei propri pagamenti e dunque spesso favorevoli all’utilizzo dei contanti, il governo sta valutando una riduzione delle commissioni, un piccolo ‘taglio’ che incentivi l’utilizzo degli strumenti elettronici. La riduzione infatti avverrebbe sui piccoli pagamenti, al di sotto della soglia dei 30 euro.
Attualmente viene comunque erogato un cosiddetto ‘contributo di solidarietà’ per piccole attività come baretti e negozi che hanno avuto guadagni inferiori ai 400mila euro che, per locali di questo genere, sono incassi davvero molto, ma molto bassi. C’è pertanto già una misura di aiuto in vigore.
Sempre a questo proposito ricordiamo che le piccole e medie imprese avevano potuto chiedere (e ottenere) un credito di imposta pari al 30% delle commissioni legate a pagamenti con card e bancomat fino al 31 dicembre 2022, dunque nell’era di Conte e Draghi. La misura infatti non verrà, in questo caso, rinnovata.
La proposta del governo, un’idea tutta da verificare
L’ipotesi più accredita – ma si parla di chiacchiere, di voci, di illazioni – afferma che verranno tolte tutte le commissioni sotto i dieci euro e ridotte a una percentuale insignificante quelle al di sotto i trenta euro.
In realtà, già allo stadio attuale, vi sono opportunità come Nexi che offrono un totale rimborso sulle commissioni, rivolte specificatamente ai piccoli commercianti. Questi tuttavia non sembrano volersi informare a questo proposito, c’è un rifiuto ne confronti del pagamento elettronico.
La richiesta di un’esenzione dalle commissioni era stata fatta anche da Confesercenti che aveva acceso i riflettori in special modo sulla martoriata categoria dei benzinai, già in crisi per molteplici fattori. Dall’altro, è doveroso osservare come voler pagare con la propria card sia una richiesta sempre più forte da molteplici categorie di cittadini; chiunque oggigiorno può avere una card prepagata e scegliere, quale suo diritto, di non utilizzare il contante.