Il mare ci nasconde come al solito dei segreti pazzeschi: l’ultimo ritrovato è sensazionale. E questa volta si parla proprio di polpi.
Come sappiamo bene, solo una piccolissima parte del fondale marino sul nostro pianeta è stato scandagliato e ad oggi non abbiamo neanche lontanamente pronti degli strumenti per controllarlo completamente. Negli anni si sono raccontati numerosi racconti, a tratti fantascientifici, che parlavano di mostri marini o addirittura di dinosauri mai estinti.
Affascina pensare che il mare sia ancora così sconosciuto, anche se a volte pensandoci in molte persone potrebbe suscitare anche un pò di paura. La paura dell’ignoto, si sa, fa parte proprio del cervello umano ed è una cosa normalissima.
A questo fatto hanno contribuito anche i tantissimi film che nel tempo abbiamo visto al cinema e nelle nostre case, in codesti film spesso e volentieri si parla di animali spaventosi, come squali giganti o squali preistorici che riemergono per uccidere la qualunque e seminare il caos sulle spiagge delle città prese in esempio per costruire la storia.
Il ritrovamento pazzesco
I popi come sappiamo sono animali che ci lasciano senza parole, poiché la loro conformazione fisica presenta dettagli veramente strani. È molto conosciuta la loro capacità mimetica, utilizzata molto spesso per confondere i predatori dato che così riescono agilmente a mimetizzarsi con l’ambiente che li circonda.
Questa peculiarità li rende pazzeschi ma allo stesso tempo molto difficili da essere studiati dato che i biologi spesso non riescono nemmeno ad individuarli. Un nuovo studio sul polpo zebra pigmeo potrebbe cambiare tutto: sembra che questi animali abbiano delle “impronte digitali”.
Il polpo striato del Pcifico Minore, è un animale già scoperto ma quello che ci ha lasciato senza parole è lo schema di strisce che è unico per ogni esemplare e con molta probabilità aiutano questi animali a identificarsi a vicenda nel corso della vita. Come sempre il mare ci fa scoprire nuove cose ogni giorno