Il frigorifero, specie in questi tempi di caro energia, può rivelarsi un elettrodomestico ‘energivoro’. Scopriamo insieme perché consuma così tanto e come porre rimedio.
Lo sguardo si alza dalla cucina ed è lì, col suo rumore di funzionamento nel sottofondo, col suo familiare brusio. Un monolite di plastica e metallo, connesso alla rete elettrica. Utile e, quando salta la rete elettrica, ci si accorge di quanto sia indispensabile nella vita di ogni giorno; eppure quanto ci pesa nella bolletta!
Stiamo naturalmente parlando del frigorifero che, essendo sempre in funzione, garantisce di utilizzare quote più o meno rilevanti della propria bolletta bimensile. Quando si tratta di frigoriferi particolarmente vecchi o di contratti poco convenienti (o una combinazione delle due cose, specie nel caso degli anziani), il frigorifero può far salire vertiginosamente la bolletta, devastare il portafoglio.
Ma come mai il frigorifero può giungere a ‘pesare’ così tanto sulla bolletta? C’è in realtà una causa dietro ed è molto semplice. Il ghiaccio che si forma nel congelatore e la brina sul vassoio comportano entrambe un consumo gargantuesco di chilowatt, centuplicano gli sforzi necessari da parte del macchinario.
La logica conseguenza diventa allora rimuovere il ghiaccio, attrezzarsi per scongelare il frigorifero. Certo, non si tratta di un’operazione tra le più facili; specie se il frigo viene pulito raramente e lo strato di ghiaccio ricorda la distesa dell’Antartide.
Il ghiaccio, nemico di ogni risparmio. Come rimuoverlo.
Il primo passo consisterà, va da sé, nello staccare la spina del frigorifero e rimuoverne ogni contenuto, ponendo attenzione che non vi siano cibi immediatamente reperibili. E’ possibile utilizzare gli appositi sacchi per la merce più fragile, onde mantenerla refrigerata ad hoc.
Si colloca poi alla base del frigorifero uno straccio di grandi dimensioni, onde raccogliere l’acqua che si scioglie man mano. Successivamente si attiva la funzione di scongelamento, laddove presente. Rimane poi un passaggio fondamentale pulire accuratamente il frigorifero con acqua e aceto, scalpellando via eventuali croste di ghiaccio sopravvissute all’operazione. In alternativa, per chi ha il naso sensibile, anche il bicarbonato di sodio è un’ottima alternativa.
Dopo aver asciugato il tutto, si ricollega il dispositivo e si ricollocano le merci. E – voilà – a meno d’imprevisti nella guerra Ucraina-Russia o di rialzi dalla vostra compagnia energetica all’interno del libero mercato o di quello ‘protetto’, la prossima bolletta sarà forse più leggera, meno pesante per le vostre finanze.