Al giorno d’oggi abbiamo assistito ad un vero e proprio progresso dal punto di vista tecnologico, che si è a sua volta riflettuto su più ambiti della tecnologia. In particolare uno dei cambiamenti senz’ombra di dubbio più significativi consistono nell’introduzione e nella diffusione sempre più capillare di internet.
Tra i cambiamenti più significativi a tal proposito, oggi ricordiamo in particolare l’introduzione delle smart TV, ovvero le televisioni in grado di collegarsi autonomamente a internet per mezzo della connessione Wi-Fi presente all’interno dell’ambiente domestico, riuscendo così a fruire delle principali piattaforme di streaming. Tra queste troviamo in particolare il capostipite Netflix, a cui sono seguiti qualche anno dopo rispettivamente Amazon Prime Video, Disney Plus, Paramount Channel e via dicendo.
È proprio sulle televisioni che ci soffermeremo oggi, dal momento che diversi studi effettuati nel corso degli scorsi anni dimostrerebbero un nesso di causalità tra le chi presenta malattie metaboliche, cardiache e neoplastiche, e un utilizzo smodato della televisione durante la vita quotidiana.
Una vita sedentaria, e soprattutto priva di qualsivoglia attività fisica, porta ad un accorciamento piuttosto significativo dell’aspettativa di vita, con tutto ciò che ne consegue.
A prender parola a tal proposito è stata la celebre rivista scientifica American Journal of Preventive Medicine, la quale (nel numero di dicembre, ormai risalente a qualche mese fa) ha dichiarato che tra le cause principali di morte, vi rientra sicuramente un uso smodato della televisione, e la vita sedentaria che questa comporta.
I principali rischi
In base a quanto dichiarato dai ricercatori che hanno condotto questo studio specifico, tutti coloro che guardano la televisione per una durata superiore alle 3 ore giornaliere, presenta un 15% in più di rischio di morte rispetto al resto di persone che la utilizzano di meno. Nel caso, poi, in cui la fruizione della televisione sia ulteriormente allungato (parliamo di 7 ore al giorno, o superiori), la probabilità di morte aumenta fino ad arrivare addirittura al 47%, rappresentando dunque una cospicua fetta sulla popolazione totale.
Tra i motivi alla base di questo fenomeno possiamo citare senz’ombra di dubbio la sedentarietà che la visione della televisione comporta, dal momento che così facendo si evita qualsiasi forma di attività fisica, che riesca a ridurre i fattori di rischio. Inoltre, l’atto di guardare la televisione è spesso accompagnato dall’ingestione di cibi e bibite altamente zuccherine, che portano conseguentemente a un’alimentazione eccessiva e malsana, che dobbiamo evitare a tutti i costi.
Il nostro consiglio, in conclusione, è quello di limitare l’utilizzo della televisione a una durata inferiore alle 3 ore giornaliere associando del sano esercizio fisico, così da limitare il più possibile i principali fattori di rischio per la nostra salute.