Il progresso tecnologico ha sicuramente portato diverse innovazioni anche nel campo della televisione. Prima di tutto ormai una decina di anni fa abbiamo assistito all’introduzione delle smart TV, dispositivi che connettendosi a internet a banda larga permettono di fruire di contenuti audiovisivi on demand.
Gli ultimi dieci anni sono infatti stati accompagnati anche dal florido boom delle piattaforme di streaming, con ovviamente Netflix a fare da capostipite, seguita subito dopo da Amazon Prime Video, Disney Plus, Apple TV+, Paramount Plus e chi ne ha più ne metta.
Per quanto riguarda l’Italia, sappiamo bene come sia presente il canone RAI, che deve essere necessariamnte pagato da ogni cittadino che sia in possesso di una TV o di un dispositivo che sia in grado di ricevere il segnale televisivo, all’interno della propria abitazione domestica.
Questa rappresenta a tutti gli effetti una spesa obbligatoria, dal momento che viene addebitato direttamente alla voce dei consumi dell’energia elettrica, e non è possibile essere esonerati. Ricordiamo infatti che il canone mensile ha un costo pari indicativamente a 90 euro all’anno. L’addebito a livello delle bollette dell’energia elettrica è stato introdotto più precisamente nell’ormai lontano 2006, appunto per chi fosse in possesso di qualsiasi apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo.
Fortunatamente alcune categorie particolari sono esonerate dal pagamento del canone mensile: scopriamo nei dettagli quali sono.
Tra le categorie che possono non pagare il canone annuale RAI, rientrano senz’ombra di dubbio gli anziani con più di 75 anni d’età, che abbiamo un reddito complessivo che non superi gli 8000 euro annui, senza andare a considerare eventuali conviventi all’interno dell’ambiente domestico.
L’apparecchio televisivo considerato (o gli apparecchi televisivi, nel caso fossero più di uno) devono necessariamente essere localizzati all’interno dell’abitazione domestica dell’anziano, altrimenti l’esonero non varrebbe.
Nel caso in cui si rispettino i requisiti per l’esonero, il cittadino deve necessariamente presentare una dichiarazione sostitutiva che attesti effettivamente di avere ogni titolo adeguato: l’agevolazione e la detrazione fiscale in questo caso avrà valenza anche per gli anni successivi alla presentazione della dichiarazione sostitutiva.
La lavorazione delle dichiarazioni sostitutive ha un tempo indicativo pari a circa 15 giorni, perciò per l’addebito del canone mensile in bolletta, esso sarà prontamente rimosso a partire dalla mesata successiva a quella di presentazione della dichiarazione sostitutiva stessa. Nel caso in cui invece la dichiarazione sostitutiva venga inviata durante la seconda metà del mese,
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