Piramidi di Giza, finalmente scoperto il grande segreto: la storia va riscritta

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I segreti delle piramidi di Giza. Passionetecnologica

Da sempre ricercatori e archeologi cercano di scoprire i segreti delle Piramidi, le nuove scoperte su quella di Giza potranno cambiare la storia.

Ai tempi degli egiziani, il faraone non era solo il re del suo popolo, ma rappresentava l’incarnazione di Horus figlio del dio del sole Ra, e quindi la personificazione della divinità fatta uomo. Per questo gli egizi credevano che il faraone dopo la morte terrena avrebbe vissuto nell’aldilà.

La costruzione di enormi sepolcri a forma di piramide faceva parte proprio della preparazione per l’aldilà. La forma rappresentava la volontà dell’uomo di avvicinarsi sempre più al cielo e sulla sommità piatta i sacerdoti officiavano le cerimonie e scrutavano le stelle per trarne auspici.

In pratica le piramidi possono essere considerate come dei templi in cui venivano seppelliti i faraoni con tutta una serie di oggetti che potevano servirgli nella vita ultraterrena. I familiari e i funzionari del faraone venivano, invece, seppelliti nelle mastabe, un particolare tipo di tomba monumentale utilizzata durante le prime fasi della civiltà egizia.

La prima piramide della storia è stata costruita da Imhotep, il primo architetto riconosciuto come tale, nel lontano 2630 a.C., durante il mandato del faraone Djoser della III dinastia. La piramide è lunga 140 metri, larga 118 e alta 60 metri.

Il segreto della piramide di Giza

Tra le più famose al mondo troviamo la “grande piramide di Giza”, che si trova nella piana della necropoli nella periferia occidentale del Cairo. Costruita in onore di Cheope, re dell’Alto e Basso Egitto, questa piramide è inserita tra le sette meraviglie del mondo. Al suo interno la struttura nasconde un corridoio molto particolare individuata per la prima volta nel 2016.

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La grande piramide di Giza, dedicata a Cheope. Passionetecnologica

Negli ultimi anni un gruppo di ricercatori provenienti da tutto il mondo ha studiato gli interni della struttura utilizzando la tecnologia moderna dell’imaging raggi cosmici che permette di analizzare anche luoghi non raggiungibili fisicamente. I risultati dello studio sono stati resi noti solo in una recente conferenza stampa che annunciava la scoperta più importante del XXI secolo.

Il corridoio corre sopra l’ingresso principale per una lunghezza di nove metri e due metri di larghezza, progettato probabilmente per alleggerire la struttura formata da due milioni di blocchi dal peso di 2,5 tonnellate ciascuno. Il corridoio nasconde un’altra camera al suo interno di cui ancora non si è capita la funzione, perché non accessibile dall’esterno. La tecnologia dei raggi cosmici non è invasiva e ha sostituito le vecchie tecniche di perforazione che potevano causare danni alla struttura. Per questo gli scienziati hanno sottolineato l’importanza di scandagliare al di sotto del tunnel per capire cosa c’è nascosto.