Quello del possibile utilizzo di bombe nucleari è una minaccia reale per la popolazione del pianeta. Oggi ne esistono di diversi tipi e potenze
L’invasione della Russia in Ucraina del 24 febbraio 2022 ha riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Il timore condiviso, in particolare ad inizio conflitto, era la possibilità che la guerra si espandesse fino a trasformarsi nella terza guerra mondiale. Soprattutto, dopo la presa di posizione dei paesi Europei e degli Stati Uniti che hanno deciso di fornire nuovi armamenti alla resistenza ucraina.
Negli ultimi anni, su pressione della società civile, è stato firmato il Trattato per la proibizione delle armi nucleari TPNW, a cui hanno già aderito 50 Stati di tutto il mondo, a cui se ne aggiungeranno altri nel breve periodo.
Nonostante la ratifica del Trattato, il numero di ordigni nucleari nel mondo continua a salire. Secondo l’Agi, a settembre 2022 si contavano oltre 15 mila testate atomiche negli arsenali di nove nazioni al mondo, di queste circa 10 mila sono disponibili nelle scorte militari, le altre sono in attesa di smantellamento.
Da sole, Russia e Stati Uniti, posseggono circa il 93% degli armamenti nucleari disponibili. Gli ordigni sono distribuiti anche sul territorio delle nazioni alleate. Anche l’Italia, pur non essendo un Paese nucleare, custodisce circa 40 bombe in virtù del programma della NATO di nuclear sharing.
Quali sono le bombe nucleari più potenti al mondo
Quando si parla di bombe atomiche, il pensiero non può che andare alla Seconda Guerra mondiale, quando l’aviazione statunitense distrusse le città giapponesi di Hiroshima e Negasaki, danneggiando oltre all’area metropolitana anche tutta la regione circostante a causa delle radiazioni. Fortunatamente questo resta l’unico esempio di utilizzo bellico di ordigni nucleari, le altre esplosioni sono state tutte effettuate nell’ambito di test.
D’altronde, è bene tenere presente che quelle bombe avevano una potenza distruttiva molto ridotta se paragonate a quelle di oggi. Già negli anni ‘60 si passò dai 20 chilotoni della Seconda guerra mondiale agli oltre 10 megatoni di potenza. Basti pensare che l’arsenale atomico a disposizione della Russia ha una potenza distruttiva di oltre 500 volte quelli degli anni ‘40.
Ancora oggi, l’esplosione più potente è stata provocata nel 1961 dalla russa Tsar Bomba, con oltre 50 mila kilotoni di potenza, circa 3000 mila volte quelle di Hiroshima e Nagasaki. Al secondo posto troviamo l’esplosione del Test 219 da 24 mila kilotoni, un’arma in grado di distruggere tutto nel raggio di 9 km. Sull’ultimo gradino del podio troviamo la Castle Bravo, della potenza di 15 mila kilotoni, utilizzata durante una serie di test soprannominati Operazione Castle. L’esplosione fu più forti di quanto ci si aspettasse e furono colpiti da irradiazione oltre 700 abitanti delle isole Marshall.