Purtroppo al giorno d’oggi dobbiamo scontrarci con numerose tematiche ambientali, dal momento che il progresso umano ha purtroppo portato un impatto a livello dell’ambiente circostante non da poco.
Basti pensare per esempio al riscaldamento globale, che nel corso degli anni andrà ulteriormente a peggiorare, portandoci ad una situazione di non ritorno mai vista prima, e da cui sarà davvero difficile uscire.
Lo stesso si può dire per gli oceani, che sono stati parecchio sollecitati nel corso di questi ultimi anni. Come molti di voi sapranno, gli oceani sono caratterizzati nello specifico dalla capacità di assorbire parecchia anidride carbonica (CO2, per intenderci), ma a quanto pare questa capacità d’assorbimento sta purtroppo giungendo a un limite.
Purtroppo arrivano notizie a tal proposito non esattamente piacevoli, dal momento che alcuni studiosi, secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, prevedono che la capacità degli oceani di assorbire l’anidride carbonica non rimarrà poi così a lungo.
In base ad alcune stime stipulate di recente, infatti, si raggiungerà indicativamente un picco delle concentrazioni di anidride carbonica verso il 2100, e a quel punto gli oceani non saranno più in grado di assorbire anidride carbonica come facevano un tempo, con tutte le conseguenze che questo comporta in termini di riscaldamento globale.
Si prevede inoltre che entro il 2300 assisteremo ad un vero e proprio dimezzamento della capacità d’assorbimento di anidride carbonica da parte degli oceani, rispetto alla situazione attuale, che è già rischiosa di per sè.
Lo stato attuale
La situazione non è di certo migliorata anche per colpa della presenza di uno strato d’acqua in superficie, caratterizzato da una bassa alcalinità, fattore che va a diminuire ulteriormente la capacità degli oceani di assorbire l’anidride carbonica. È proprio l’alcalinità o meno dell’acqua ad influenzare questa capacità d’assorbimento dell’anidride carbonica.
In una situazione del genere, è quindi necessario che gli stati di tutto il mondo prendano provvedimenti per cercare di avere il minor impatto ambientale possibile nel corso dei prossimi anni, in maniera tale da evitare il peggioramento di una situazione che già di per sé non sta andando bene. Il riscaldamento globale sta infatti diventando una situazione sempre più impattante, ed è quindi necessario prendere dei provvedimenti in maniera veloce e rapida.
Non ci resta a questo punto che attendere per vedere quali saranno i risvolti futuri di questo importante cambiamento e l’impatto che esso avrà da un punto di vista climatico, che siamo certi non tarderanno a venire con ulteriori studi che usciranno nel corso dei prossimi mesi o anni.