Un team di scienziati si è imbattuto in una nuova scoperta durante gli studi sul centro della Terra.
Fin dalla scoperta della sfericità della Terra, gli esseri umani si sono interrogati su cosa possa esserci al suo interno. In realtà, secondo alcuni, già Pitagora intorno al 500 a.C. avrebbe ipotizzato che la terra fosse piatta, semplicemente osservando la linea che separa luci e ombre sulla luna.
La circumnavigazione del globo dell’esploratore portoghese, Ferdinando Magellano, partito nel 1519, viene riconosciuta come prima prova pratica della forma del pianeta, nonostante già nel 1492 Martin Behaim avesse realizzato il primo mappamondo di forma sferica, l’Erdapfel.
Da quel momento in poi, nascono una serie di miti e leggende su cosa può esserci al centro del pianeta. La questione ha affascinato artisti e scrittori, come Jules Verne che nel 1864 pubblicò il celebre libro “Viaggio al centro della Terra”, un romanzo scientifico e di avventura in cui immagina un viaggio di uno scienziato e dei suoi collaboratori.
Il mistero di cosa ci sia sotto la crosta terrestre ha animato una serie di suggestioni, infatti molti autori vi collocano il regno degli inferi, dal Zeus dell’antica Grecia fino all’inferno di Dante.
Cosa c’è al centro della Terra
Oggi, sappiamo che il vero centro della Terra si chiama nucleo e si trova a circa 6370 chilometri sotto la superficie, ha un raggio di circa 1221 km ed è solido, con una temperatura tra i 5000÷6500 gradi centigradi. Notizia degli ultimi giorni è che gli scienziati hanno trovato una specie di nevischio proprio all’esterno del nucleo centrale.
Il centro della Terra è inaccessibile agli esseri umani per questo gli scienziati utilizzano le onde sismiche per capirne la composizione, i rilevamenti delle onde permettono di capire lo stato (solido, liquido o gassoso) e in che condizioni sono i diversi strati del nucleo.
Durante gli ultimi rilievi gli scienziati si sono accorti di un’importante anomalia mai riscontrata in precedenza. In pratica, pare che al centro della Terra sia in corso una sorta di “nevicata” dovuta ad un particolare fenomeno chimico e fisico. Per studiare il fenomeno è stato riprodotto in laboratorio è pare che il nevischio sia formato da cristalli di silicio che si creano quando l’idrogeno incontra il ferro. Questi cristalli sono spinti verso l’esterno del nucleo e vanno a posizionarsi negli spazi vuoti e nelle cavità intorno. La scoperta è stata definita essenziale dagli studiosi che possono finalmente dare risposte ad alcune domande ancora irrisolte e magari ispirare qualche nuovo magico racconto.