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Televisione, in bolletta ti uccide e non lo sai: non usarla mai più così

Quanto consuma un televisore. Foto di promofocus da Pixabay

Sapete quanto incidono i consumi del televisore sulla bolletta di casa? Ecco come usarla per evitare cattive sorprese a fine mese

Negli ultimi anni i costi delle materie prime per produrre energia sono saliti esponenzialmente, provocando un relativo aumento delle bollette per le forniture di luce e gas.

Gli aumenti hanno dato un duro colpo a famiglie ed imprenditori italiani, che hanno visto crescere costantemente i costi di gestione di aziende ed esercizi commerciali. Come se non bastasse, anche i prezzi di quasi tutti i beni di consumo è cresciuto nel tempo.

Le famiglie italiane sono dovute correre ai ripari ricorrendo a qualunque soluzione utile per risparmiare e riuscire ad arrivare a fine mese. In rete si sprecano i consigli su come ridurre i consumi domestici, partendo dai modi alternativi per riscaldare casa o per ridurre il consumo degli elettrodomestici.

E’ fondamentale, infatti, per abbattere i costi, conoscere quanto consumano gli elettrodomestici presenti in casa, in modo tale da farne un uso più consapevole. Anche sfruttare a proprio vantaggio le fasce orarie a costi ridotti presenti in molti contratti dei gestori di energia elettrica.

Quanto consuma il televisore

Nonostante non raggiunga i consumi degli elettrodomestici più grandi come forno, lavatrice o lavastoviglie, anche il televisore ha un impatto importante sulle bollette. Inoltre, il nuovo sistema di classificazione dei consumi è entrato in vigore il 1 marzo 2020, questo vuol dire che un televisore costruito precedentemente considerato di Classe A, oggi potrebbe avere un voto peggiore.

Il consumo del televisore cambia a seconda dell’utilizzo. Foto di ADMC da Pixabay

Il consumo del televisore dipende da diversi fattori, per esempio esiste una differenza importante se si fruisce di contenuti in qualità SD rispetto ai contenuti in HDR o 4k. Questo perché i contenuti ad alta risoluzione hanno una luminosità maggiore che corrisponde ad un maggiore consumo energetico. Questo vuol dire che il consumo non dipende più solo dal dispositivo ma anche dall’utilizzo che se ne fa.

Per questo l’Unione Europea prevede un provvedimento sulla Classificazione che comprenda l’intero parco di TV e display con l’obiettivo di risparmiare circa 260 terawattora entro il 2030 dall’insieme dei consumi di questi dispositivi. Nella riclassificazione dovrebbero esserci solo valutazioni da A a G e scoparire i vari A+ e A++. Per comprendere la differenza di consumi tra le classi, prendiamo ad esempio un Tv di 55’ per un utilizzo di 4 ore giornaliere, in questo caso un apparecchio di classe A costa in bolletta 15 euro in meno all’anno rispetto ad una classe F o G.

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