Abbiamo assodato da diverso tempo che la situazione in Europa non è delle più floride, da un punto di vista sia economico ed energetico.
Per essere precisi, tutto inizio l’anno scorso, quando scoppiarono i primi conflitti in Ucraina, che portarono conseguentemente ad un rialzo clamoroso delle bollette mensili dell’energia da parte delle principali compagnie produttrici.
Malgrado i preziosissimi aiuti provenienti da parte dei principali stati e governi europei (come il bonus energia e le agevolazioni fiscali), questi non sono bastati per tantissime famiglie che rischiano, giorno dopo giorno, di andare incontro alla soglia di povertà, dal momento che non riescono a permettersi il pagamento di bollette così ingenti, soprattutto se sono composte da 5 o più membri, e percepiscono un solo reddito al loro interno.
A questo si sono aggiunte, soprattutto nel corso dell’ultimo periodo, le cosiddette bollette truffaldine. Si tratta di bollette ovviamente false, che vengono realizzate da parte di malintenzionati che cercano di truffare i cittadini, intimandoli a pagare: scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta, e come evitare questo tipo di truffe nel modo più semplice ed efficace possibile.
Queste bollette finte hanno di solito un canale di comunicazione atipico, rispetto alle bollette tradizionali. Esse infatti vengono inviate per lo più con mezzi digitali come ad esempio e-amil o SMS, portando in allegato loghi delle principali compagnie fornitrici d’energia, come possono essere Enel e affini.
Solitamente questo tipo di bollette truffaldine fanno riferimento a sedicenti bollette scadute e rimborsi rivolti al cittadino, in modo da destare l’attenzione e la preoccupazione del cittadino. Il testo all’interno di queste truffe, ad un occhio più smaliziato, può anche apparire veritiero in alcuni casi. Alla fine della truffa in questione sono presenti solitamente dei link, che portano al sito in cui la truffa si esplica, incitando il cittadino a inserire i propri dati personali e sensibili.
Una volta ottenuti i propri dati (come possono essere quelli della propria carta di credito o il conto corrente), il malintenzionato di turno potrebbe condividere queste informazioni molto private, o addirittura venderle.
Chiaramente la nostra raccomandazione è quella di non cliccare mai i link presentati da queste comunicazioni tramite email. È bene ricordarvi infatti, per chi fosse poco avvezzo a queste problematiche, che compagnie fornitrici di energia come Enel e affini non utilizzano mai email per comunicare con i propri clienti, ma fanno uso di lettere raccomandate, e quindi queste comunicazioni vanno considerate sempre come dei raggiri.
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