Sta per scadere il Super bonus 110% previsto dal Governo per la ristrutturazione degli immobili. Migliaia di cantieri a rischio se superano una certa data
Il super bonus 110%, previsto dall’art 19 del decreto legge 34/2020, è l’agevolazione fiscale che consiste nella detrazione delle spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi per la ristrutturazione di immobili in Italia.
L’ecobonus 110% si riceve sotto forma di credito di imposta che può essere detratto in 4 anni oppure recuperato attraverso uno sconto in fattura o con la cessione del credito. Tutte e due le soluzioni prevedono che sia tutto gratuito per il richiedente.
Gli interventi realizzabili con il bonus sono diversi, ma possono essere riassunti in tre categorie: efficienza energetica, consolidamento statico o riduzione del rischio sismico degli edifici. Per esempio rientrano tra gli interventi agevolati anche l’istallazione di impianti fotovoltaici e la costruzione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.
Le agevolazioni fiscali si affiancano alle detrazioni, già previste nel nostro ordinamento e disciplinate dagli articoli 14 e 14 del decreto legge n 63/2012, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus) e per quelli di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli antisismici.
Quando termina il Bonus 110%
Il super bonus 110% ha riscosso immediatamente un enorme successo con migliaia di edifici coinvolti in tutta Italia. Non sono mancate le polemiche, c’è chi l’ha definito una misura per ricchi poiché ad accedervi sono stati soprattutto determinati tipi di edifici e non sono mancate le difficoltà nei quartieri popolari. Fatto sta, che il Governo Meloni ha deciso di cambiare le regole dal 2023.
Con il nuovo Decreto Aiuti, nel 2023, le detrazioni fiscali previste dal bonus passeranno al 90%. Sono però previsti dei casi in cui restano in vigore ancora per qualche tempo le detrazioni al 110%. Infatti, il bonus resta al 110% fino al 31 marzo 2023 anche per chi abbia completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre scorso2022. Anche chi ha presentato la Cila prima dell’entrata in vigore del decreto usufruirà ancora pienamente delle detrazioni.
La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, prevedendo scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. In particolare, il Superbonus spetta fino al 31 dicembre 2025, nelle seguenti misure: 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, 70% per le spese sostenute nel 2024 e 65% per le spese sostenute nel 2025. Chi invece inizierà i lavori nel 2023 potrà usufruire del bonus al 90% rispettando determinate condizioni: prima casa, immobile non di lusso e reddito sotto i 15mila euro annui (la cifra cambia a seconda dei componenti del nucleo familiare).