In Europa la situazione al momento è davvero complicata da un punto di vista economico, complice il caro energia che l’ha recentemente colpita ed ha impoverito gran parte della popolazione.
Il rincaro è seguito chiaramente ai conflitti che si sono recentemente verificati in Ucraina, che tra gli effetti principali hanno portato di conseguenza ad un rialzo, sia per quello che riguarda le materie prime, sia per l’energia elettrica e del gas metano.
La diretta conseguenza di tutto ciò è un aumento di riflesso anche delle bollette mensili dell’energia, a livello di tutto il territorio europeo. Per fortuna i principali governi facenti parte dell’Unione Europea non si sono tenuti con le mani in mano, anzi hanno attuato diversi provvedimenti (come ad esempio il decreto Aiuti-Bis e Aiuti-Ter) volti proprio ad aiutare la popolazione più bisognosa, e a fronteggiare con coraggio il caro energia che sta colpendo tutto il continente europeo.
Malgrado tutti questi aiuti, però, la situazione in Italia è ancora difficile, e spesso numerose famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese, soprattutto se sono composte eventualmente da 4 o 5 membri e percepiscono un solo reddito al loro interno.
A peggiorare ulteriormente questa (già di per sé) brutta situazione è l’arrivo di ulteriori rincari delle bollette, in quanto è stata recentemente respinta la responsiva da parte dell’Antitrust stesso. Il Consiglio di Stato ha infatti, nel corso degli ultimi giorni, accolto il ricorso che ha sollevato Iren, la compagnia distributrice di energia elettrica e gas. A prender parola a tal proposito è stato Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato della società, che si è dichiarato contento e soddisfatto della decisione presa da parte del Consiglio di Stato.
Cosa cambierà
Questo permetterà quindi di andare a ristabilire le modifiche contrattuali unilaterali, che avranno come diretta conseguenza ulteriori aumenti a livello delle bollette, nel caso in cui stia per cadere il contratto.
La decisione quindi andrà a favorire anche gli operatori stessi, che si sono trovati anch’essi a fronteggiare aumenti considerevoli dei costi dell’energia (del gas metano ed elettrica), che sono arrivati addirittura a 6 o 7 nel corso di quest’ultimo anno. Per ora quindi la situazione rimarrà congelata, con il Consiglio di Stato che ha momentaneamente congelato il provvedimento mosso dall’Antitrust, accogliendo così l’istanza cautelare da parte di Iren.
Non ci resta a questo punto che attendere quali saranno le prossime mosse e i provvedimenti emanati da parte del governo, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso delle prossime settimane o mesi.